News24/10/2005 14:16
Greer, un compleanno davvero speciale
Il play del Carpisa ha compiuto ieri 26 anni, ma il regalo lo ha fatto lui alla squadra: la sua tripla allo scadere con la Fortutudo è già nella storia
Ma cosa ha fatto Lynn Greer? Solo l'impossibile. Il canestro della vittoria contro la Fortituido Bologna è ancora impresso nella mente di tutti coloro che erano presenti al PalaBarbuto ed anche dei fortunati che hanno potuto assistere alla vittoria del Carpisa in tivù. Un "furto" con destrezza combinato ad una perla di rara bellezza. Il tutto in 1,8 secondi. La tripla a fil di sirena che ha regalato la vittoria al team di Bucchi ha qualcosa di epico. Si tratta di uno di quei canestri che verranno raccontati per anni. Rimarrà impresso nella memoria di tutti quelli che possono dire: «Io c''ero». A Greer sono bastate due partite casalinghe, Reggio Emilia e Bologna, per far innamorare il popolo del basket di questo ragazzo dallo sguardo sbarazzino. Ieri è stato anche il suo 26° compleanno e Lynn invece di ricevere regali ha pensato bene di farne uno al presidente Maione ed a tutti i tifosi: la tripla della vittoria allo scadere dell'overtime che ha anche rotto il sortilegio che vedeva Napoli perdente con la Fortitudo da ben 6 match di fila.
«« Un'emozione indescrivibile». Questo il commento di Lynn che visto in borghese è tutt'altro che quel freddo computer che effonde leadership sul parquet. Con quel suo jeans hip-hop e la maglietta tre taglie più grandi, Greer assomiglia ad un qualsiasi adolescente che segue le mode del momento. Il suo sorriso trasmette simpatia. Però quando parla non è per niente banale. «La vittoria contro Bologna è stata straordinaria. Questa è la prima volta da quando sono professionista che mi capita di giocare una partita così intensa e ricca d'emozioni. Solo quando ero al college nella mia Philadelphia ho sentito così da vicino il calore del pubblico. I tifosi di Napoli sono stati grandi. Ci hanno incitato per tutta la gara. Sono stati eccezionali, a prescindere da quello che sarebbe stato il risultato finale».
Lynn quest'estate ha scelto Napoli e per farlo si è messo in discussione. Non giocare le Coppe europee avrebbe potuto rappresentare un sacrificio. «Qui mi piace molto. Trovo stupenda la città. Posso dire di aver fatto la scelta giusta. Inoltre ho trovato subito il giusto feeling con i miei compagni, con il coach e i miei tifosi».
Ma una vittoria così sofferta, ma allo stesso tempo bellissima, nasce anche da un suo errore. Infatti alla fine dei tempi regolamentari coach Bucchi gli aveva chiesto di fare fallo per impedire il tiro da tre della Fortitudo che poi ha mandato l'incontro ai supplementari. «E vero - continua Greer - avrei dovuto fermare il gioco e non permettere a Bologna di tirare, però in quel momento c'era una confusione incredibile e non ho sentito il suggerimento del coach. Chiedo scusa ed anche per questo ho cercato di dare tutto nell'overtime per cercare di farmi perdonare». E forse ha fatto anche troppo: 7 punti in 5 minuti, un canestro allo scadere dei 24" di rara bellezza più quel tiro impossibile che ha tarpato le ali al la Fortitudo. Incredibile.
«Giocare in Italia è molto difficile. Qui le difese sono molto dure e spesso vengo raddoppiato . Ma ci provo sempre anche se alle volte non è semplice. Put troppo questo tipo di pressione a cui vengo sottoposto ci impedisce di completare i giochi che ci chiede di attuare coach Bucchi. Per questo dobbiamo migliorare in alcuni aspetti del gioco. Dobbiamo acquistare maggiore confdenza tra noi compagni. Alle volte capita chi forziamo negli ultimi 5" dell'azione per ché non siamo riusciti ad eseguire il nostro playbook. Però con il passare de tempo perfezioneremo anche questi aspetto». È una promessa.
Lucio Pengue
«« Un'emozione indescrivibile». Questo il commento di Lynn che visto in borghese è tutt'altro che quel freddo computer che effonde leadership sul parquet. Con quel suo jeans hip-hop e la maglietta tre taglie più grandi, Greer assomiglia ad un qualsiasi adolescente che segue le mode del momento. Il suo sorriso trasmette simpatia. Però quando parla non è per niente banale. «La vittoria contro Bologna è stata straordinaria. Questa è la prima volta da quando sono professionista che mi capita di giocare una partita così intensa e ricca d'emozioni. Solo quando ero al college nella mia Philadelphia ho sentito così da vicino il calore del pubblico. I tifosi di Napoli sono stati grandi. Ci hanno incitato per tutta la gara. Sono stati eccezionali, a prescindere da quello che sarebbe stato il risultato finale».
Lynn quest'estate ha scelto Napoli e per farlo si è messo in discussione. Non giocare le Coppe europee avrebbe potuto rappresentare un sacrificio. «Qui mi piace molto. Trovo stupenda la città. Posso dire di aver fatto la scelta giusta. Inoltre ho trovato subito il giusto feeling con i miei compagni, con il coach e i miei tifosi».
Ma una vittoria così sofferta, ma allo stesso tempo bellissima, nasce anche da un suo errore. Infatti alla fine dei tempi regolamentari coach Bucchi gli aveva chiesto di fare fallo per impedire il tiro da tre della Fortitudo che poi ha mandato l'incontro ai supplementari. «E vero - continua Greer - avrei dovuto fermare il gioco e non permettere a Bologna di tirare, però in quel momento c'era una confusione incredibile e non ho sentito il suggerimento del coach. Chiedo scusa ed anche per questo ho cercato di dare tutto nell'overtime per cercare di farmi perdonare». E forse ha fatto anche troppo: 7 punti in 5 minuti, un canestro allo scadere dei 24" di rara bellezza più quel tiro impossibile che ha tarpato le ali al la Fortitudo. Incredibile.
«Giocare in Italia è molto difficile. Qui le difese sono molto dure e spesso vengo raddoppiato . Ma ci provo sempre anche se alle volte non è semplice. Put troppo questo tipo di pressione a cui vengo sottoposto ci impedisce di completare i giochi che ci chiede di attuare coach Bucchi. Per questo dobbiamo migliorare in alcuni aspetti del gioco. Dobbiamo acquistare maggiore confdenza tra noi compagni. Alle volte capita chi forziamo negli ultimi 5" dell'azione per ché non siamo riusciti ad eseguire il nostro playbook. Però con il passare de tempo perfezioneremo anche questi aspetto». È una promessa.
Lucio Pengue
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