News01/12/2003 09:00

Le note di Livorno-Trieste


Il suo All Star Game personale l’ha giocato al PalaMacchia. Davanti ad un pubblico sempre più catturato, estasiato e dipendente dalle sue giocate. Punti e spettacolo: la miglior medicina per lenire le ferite che l’ultima uscita interna con Roma e la beffa di Pesaro avevano lasciato nella squadra e nel pubblico.
Charlie Bell è stato ancora re per una notte: 37 punti in 30’. Alla faccia di chi ignora, volutamente o meno, le classifiche e lo considera un talento minore solo perchè non milita in un club blasonato. ‘Mr. Flint’ è campione vero, dentro e fuori dal campo: «Prima di tutto - dice - sono felice per la vittoria. Era importantissima, dopo le sconfitte recenti. Ed ottenerla con l’intera squadra che gioca bene è molto più divertente anche per me».
Non passerà invece momenti allegri davanti alla tv mentre i suoi colleghi strangers saranno a giocarsi la gara delle stelle: «Sono arrabbiato. Ma proprio per questo voglio continuare a vincere con Livorno, per dimostrare nel prosieguo della stagione che chi ha fatto questa scelta ha commesso un bell’errore».
Nessuno sbaglio invece per la Mabo, padrona del match da subito anche grazie a Simone Cotani: 30’ di argento vivo addosso. «Una delle rare occasioni in cui è filato tutto bene sin dall’inizio- attacca l’ala di Ostia -. Partire concentrati è per noi fattore vitale: personalmente ero carico e dopo la seconda schiacciata in faccia a Camata sentivo l’adrenalina. Anche perchè questo successo è ossigeno puro: due punti preparati, cercati e voluti».(andrea puccini)

Simone Cotani che strappa il palleggio, brucia sul posto il culturista Sims e va ad arrampicarsi sul ferro è il click più bello della domenica. Dentro a quel gioiello di tecnica e atletica ci sono mille cose: il riscatto suo, ma anche il riscatto di una squadra che è viva e che rialza la testa dopo 30 giorni di pianto. E poi quello schiaccione è lo spot più bello per dire che in via Allende si fa spettacolo. (g.c.)

Non può mancare la consueta raccolta di impressioni raccolte al termine della sfida al PalaMacchia.
Stefano Falsini. «E’stata una splendida serata. Un ringraziamento particolare a Luca Banchi che ha preparato questa partita come meglio non poteva. Felice per le prove di Bell e Cotani, senza parlare degli esordi di Fantoni e Bettini».
Luca Garri. «Il 4 su 6 da tre? Un fattore marginale: questo era il tipo di partita che volevamo giocare e ci siamo riusciti. Poi, sul più 20, si gioca sempre meglio».
Roberto Casoli. «Siamo una squadra modellata su pochi passaggi, tanti uno contro uno, ritmo congeniale agli stranieri. Livorno è stata super, ma noi siamo senza mezze misure».
Stelio Posar. «Da molto non venivo al palasport e mi sono divertito - ha commentato la vecchia gloria triestina, ormai livornese da cinquant’anni, premiato prima della gara -. La Mabo ha buoni giocatori ma quel Bell è davvero di un altro pianeta...».
Massimo Faraoni. «Basta con quei maleducati che lanciano di continuo palle di carta ed avanzi di merende in campo. Così facendo si prendono solo multe, si dà una brutta immagine di Livorno e si rischia anche qualche infortunio». (a.p.)

513 biglietti venduti, a cui vanno aggiunti 930 abbonamenti. Siamo al record negativo per le partite domenicali. Record di Livorno e di tutta la serie A, probabilmente. Come con Milano (537 paganti) hanno avuto torto gli assenti. Si sono persi i missili di Bell, le parate di Parente, lo show di Cotani, il trionfo della Mabo. Bastano il derby del calcio a Firenze e i negozi aperti a giustificare gli spazi vuoti? (g.c.)

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