News20/07/2008 08:16

Sacripanti: «Akindele è pronto per esplodere»

«Con Stanic un buon asse play-pivot per il pick-and-roll». L’ultimo tassello


LA SQUADRA è fatta, manca solo il sostituto di Zukauskas come quarto lungo, così Pino Sacripanti può occuparsi della nazionale Under 20, impegnata negli Europei.
Soddisfatto della nuova Scavolini Spar?
«Dal punto di vista della costruzione della squadra direi di sì: abbiamo seguito e firmato — dice il coach della Scavolini Spar — giocatori che ci interessavano e che rientravano nelle nostre possibilità. Poi le valutazioni vere le faremo sul campo. D’altra parte ogni squadra va confrontata con le avversarie...».
La tessera del pivot è stata sistemata con Deji Akindele. E’ un giocatore giovane. Per qualcuno una scommessa...
«Non la definirei certo una scommessa. Diciamo che è un giocatore giovane cestisticamente, ma con ampi margini di miglioramento. Una parte dei quali sono già emersi nella seconda parte della stagione a Pau Orthez e poi alla Summer League».
Un giocatore che potrebbe esplodere?
«Potrebbe. Dipenderà da lui e da noi. I margini di miglioramento sono notevoli. Ha grandi mezzi fisici e buone potenzialità tecniche. Diciamo che è congeniale al nostro gioco».
Stanic che ha giocato con lui a Pau cosa vi ha detto?
«Akindele è un giocatore da pick-and-roll e questo a Stanic non può che far piacere. Ci ha anche dato una mano nel tenere i contatti e nel presentare la società al suo ex-compagno. Soprattutto ci ha confermato quello che avevamo già intravisto in Francia e poi nella Summer League: la capacità di migliorarsi e di adeguarsi alle necessità della squadra».
I critici già segnalano che l’asse play pivot Stanic-Akindele è rimasto fuori dal play-off francese.
«In realtà dopo aver cambiato l’allenatore e firmato Deji Akindele, il Pau Orthez è risalito dal 14° posto in classifica al nono. Nella seconda parte della stagione erano sicuramente nei playoff. Sono dati concreti, non chiacchiere».
A proposito di chiacchiere adesso c’è chi rimpiange D’Or Fischer, finito al Maccabi.
«A parte il fatto che nessuno di noi lo aveva dato per firmato... Fischer è stato un giocatore che abbiamo seguito, con il quale c’è stata una trattativa che poi non è andata a buon fine. E’ normale».
Per chiudere il mercato resta da definire un solo posto della rosa: il cosiddetto quarto lungo, che dev’essere un comunitario.
«Ce ne occuperemo a partire dalla prossima settimana. E’ un incastro non facile».
Ci vorrebbe un giocatore come Zukauskas...
«Ci vuole un giocatore capace di giocare anche da tre e con un buon tiro dalla distanza».
Peccato che con Zukauskas non ci siano più margini, lo ha confermato anche il gm Mauro Montini.
«Io non lo darei ancora per scontato. Abbiamo sempre detto a Minda che ci saremmo sentiti alla fine e ci riparleremo. Lui sarebbe un giocatore importante in questo ruolo. Ma valuteremo anche altre alternative».
Una squadra più solida rispetto allo scorso anno?
«Questo è l’intendimento. Vedremo sul campo se siamo riusciti nel tentativo».
L’obiettivo restano i playoff, nonostante un campionato che si annuncia più competitivo?
«Noi vogliamo provarci. Per capire il livello della stagione bisognerà aspettare il completamento degli organici. Certo quest’anno difficilmente alcune big sbaglieranno ancora. Ma può anche essere che ci siano meno sorprese. La Scavolini farà comunque il suo».
Luigi Luminati

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