News14/11/2007 08:56
«Rivogliamo la Fortitudo»: Quel coro oggi è tornato ad essere la quotidianità
Sabato sera un’altra classica, piena zeppa di ex
LO RICORDIAMO come il coro più simpatico partito l’anno scorso dalla curva biancorossa. Si giocava una partita di playoff per tornare in serie A e l’Inferno se ne uscì con il grido: «Rivogliamo la Fortitudo!» suscitando l’ilarità del resto del palas. In realtà non faceva mica tanto ridere, anzi era un grido che racchiudeva un desiderio profondo, che andava al di là della rivalità con l’Aquila: i tifosi pesaresi agognavano di tornare sulla ribalta che conta, dove ovviamente stanno anche le bolognesi. Asfaltata la Virtus, ora è il momento di incrociare la Fortitudo, una sfida accesa ormai da anni. Una partita specialissima per un sacco di gente: per Myers, Fultz e Gay che hanno vestito a lungo la maglia biancoblù, ma anche per Stefano Bizzozi, oggi assistente di Mazzon, che per la prima volta metterà piede all’AdriaticArena da avversario.
«Non so riconoscere ancora le mie emozioni, fino a ieri eravamo concentrati sulla partita di Uleb Cup, ma immagino che una volta arrivati alla vigilia della gara saranno fortissime — dice Bizzozi, per anni responsabile del vivaio pesarese —. Sono felice per Pino Sacripanti, al quale mi lega un rapporto di grande stima. Oggi non voglio fare quello che dice: io l’avevo detto, ma ricordo che quando in settembre gli amici mi chiedevano un parere sulla Vuelle rispondevo che mi sembrava ben costruita, equilibrata, completa in tutti i ruoli. Dunque non sono sorpreso che stia facendo bene. Quanto a noi, siamo in crescita e le ultime due gare lo dimostrano. A Biella siamo stati davvero sfortunati e se avessimo avuto Nelson dall’inizio della stagione le cose sarebbero andate diversamente: da quando è rientrato lui, la squadra ha un equilibrio diverso».
UN EX che non è più tale e che finalmente potrà godersi la partita in... santa pace è Santi Puglisi, che è stato gm su entrambe le sponde: «Non so se verrò al palas, la diretta televisiva è una chicca. Che partita sarà? Se la Vuelle vola basso, ci mette la testa giusta e non si fa prendere dall’euforia per il poker di vittorie il pronostico è dalla sua parte — dice Puglisi —. Ma attenzione, la Fortitudo sta superando il momento critico, domenica è caduta all’ultimo secondo. I tre ex? Quello che ha più da dimostrare è sicuramente Fultz: ricordo che lo firmai io, quand’era ragazzino, insieme a Mancinelli: ma Robert non è mai riuscito a convincere del tutto la società, mentre in prestito faceva sempre bene. Oggi a Pesaro ha finalmente trovato la sua dimensione».
Elisabetta Ferri
«Non so riconoscere ancora le mie emozioni, fino a ieri eravamo concentrati sulla partita di Uleb Cup, ma immagino che una volta arrivati alla vigilia della gara saranno fortissime — dice Bizzozi, per anni responsabile del vivaio pesarese —. Sono felice per Pino Sacripanti, al quale mi lega un rapporto di grande stima. Oggi non voglio fare quello che dice: io l’avevo detto, ma ricordo che quando in settembre gli amici mi chiedevano un parere sulla Vuelle rispondevo che mi sembrava ben costruita, equilibrata, completa in tutti i ruoli. Dunque non sono sorpreso che stia facendo bene. Quanto a noi, siamo in crescita e le ultime due gare lo dimostrano. A Biella siamo stati davvero sfortunati e se avessimo avuto Nelson dall’inizio della stagione le cose sarebbero andate diversamente: da quando è rientrato lui, la squadra ha un equilibrio diverso».
UN EX che non è più tale e che finalmente potrà godersi la partita in... santa pace è Santi Puglisi, che è stato gm su entrambe le sponde: «Non so se verrò al palas, la diretta televisiva è una chicca. Che partita sarà? Se la Vuelle vola basso, ci mette la testa giusta e non si fa prendere dall’euforia per il poker di vittorie il pronostico è dalla sua parte — dice Puglisi —. Ma attenzione, la Fortitudo sta superando il momento critico, domenica è caduta all’ultimo secondo. I tre ex? Quello che ha più da dimostrare è sicuramente Fultz: ricordo che lo firmai io, quand’era ragazzino, insieme a Mancinelli: ma Robert non è mai riuscito a convincere del tutto la società, mentre in prestito faceva sempre bene. Oggi a Pesaro ha finalmente trovato la sua dimensione».
Elisabetta Ferri
Fonte:
Il Resto del Carlinoshare