La Sicc aspetta il vero Violette

Otto partite già alle spalle e primi consuntivi di stagione alla vigilia della gara casalinga contro la Snaidero Udine.
Petronio, siete soddisfatti?
«Il nostro ruolino di marcia - ci ha detto il vice di Gresta - ha visto finora 3 vittorie e 5 successi e senza dubbio stiamo esattamente dentro le previsioni fatte. In trasferta abbiamo affrontato team sulla carta proibitivi e con qualcuno ci siamo anche confrontati bene pur uscendo sconfitti. In casa invece, a parte Milano con tutti gli alibi possibili dell'esordio, con discreta puntualità abbiamo regolato i nostri avversari».
E il livello del gioco?
«Stiamo cercando di ambientarci. Posso dire che forse ci manca ancora la capacità di essere continui e di non abbassare mai la guardia. Nel tempo miglioreremo anche in questo».
Domenica arriva la Snaidero e tu sei friulano di Udine: un derby?
«Ho vissuto molti anni ad Udine e tutta la mia famiglia è di quel capoluogo. Potrei parlare da friulano ma cestisticamente non lo sono perché non ho mai allenato in quella città».
Conosci però gli avversari?
«Conosco anche la capacità e l'organizzazione di quel club e ti dico che sono abili ed esperti ad allestire organici per mirare a progetti ben definiti. Anche loro fino a questo momento hanno avuto alti e bassi ma questo dimostra le difficoltà del nostro campionato».
Petronio, discutiamo di Violette: tutti ne parlano bene ma all'atto pratico ancora non è stato così. Perché?
«Se tutti ne parlano bene significa che il giocatore ha caratteristiche valide. Partendo da questo presupposto bisognerebbe capire il perché ancora non si è sbloccato. E' ovvio che tutti fanno di tutto per aiutarlo. Violette deve trovare in se stesso le possibilità di emergere ma lo deve fare nello spazio che gli viene concesso dal capo allenatore».
A Roma ha giocato male?
«Direi che a Roma non ha giocato. Violette vale più di quello che sta facendo e deve reagire e dimostrarlo».

Evasio Santoni