News03/05/2004 09:23

L’ex Esposito: «La Snaidero meritava i play-off»

«La Lottomatica a Udine per vincere, ma Teo prenderà le giuste contromisure»


Vincenzo Esposito, il ritorno. O forse no. Esaurita la sfortunata parentesi delle finali d’Eurolega, la pallacanestro italiana si rituffa in clima campionato, in cui si devono disputare gli ultimi due turni della regular season: la Snaidero, che oggi riprende gli allenamenti, riceverà mercoledì, nell’ultima gara casalinga della stagione, la Lottomatica Roma di Vincenzino, il quale però è reduce da un infortunio, che mette in forse la sua presenza al Carnera.
Del suo passato friulano, specie del repentino e burrascoso addio, nel gennaio del 2004, Esposito non vuole parlare: preferisce glissare sull’argomento, concentrandosi sull’attualità. Squadra e tifosi Snaidero non rimpiangono troppo il giocatore, che pure ha viaggiato a 20,5 punti di media in 19 partite, con il 53,8% da due e l’88,2% ai liberi, in 33,7 minuti di utilizzo a gara, in una squadra che, con lui, il gemello casertano Nando Gentile, capitan Alibegovic, Brent Scott e Phil Melillo in panchina aveva il potenziale tecnico per fare molto meglio. Invece, a metà stagione, quel progetto è stato accantonato, ripartendo da coach Frates, Andre Woolridge e dando sempre maggiore spazio a Sasha Vujacic. Soprattutto, la gente friulana rimprovera a Vincenzo Esposito l’uscita pubblica, su un quotidiano nazionale, un paio di giorni dopo la sua partenza da Udine, in cui ha sparato a zero su squadra, città e ambiente, prima di volare al Gran Canaria di Las Palmas, nella Liga spagnola, dove ha concluso quella stagione.
«Non mi va di parlare del passato - spiega il casertano della Lottomatica -: preferisco concentrarmi sul presente che mi vede impegnato, con la mia squadra, nella ricerca della migliore posizione nella griglia dei play-off. Non ho da dire alcunché riguardo a quanto è successo in quelle circostanze».
Parliamo allora della sfida di mercoledì tra Snaidero e Lottomatica: in che condizioni arrivate a Udine?
«Abbiamo vinto cinque delle ultime sette partite, perdendo in trasferta solo contro squadroni come Benetton e Skipper, peraltro con scarti minimi. Visti i risultati, si può dire che siamo in un periodo discreto. Ci aspettano due partite molto impegnative – a Udine con la Snaidero e poi in casa con Siena – prima di iniziare i play-off e puntiamo a fare il meglio possibile».
Un infortunio l’ha limitata di recente?
«Sì: una decina di giorni fa ho subìto un colpo al ginocchio sinistro che mi ha costretto a rimanere fermo. In questo periodo sono rimasto fuori, lavorando a parte, e ho ripreso ad allenarmi solo da poco. Per questo è molto probabile che io non sia della partita mercoledì».
Per voi, quella del Carnera sarà una partita molto importante: siete in lizza, con Cantù, per conquistare il sesto posto nella griglia dei play-off...
«Non possiamo sbagliare, perché la differenza canestri con Cantù ci penalizza, mentre con Varese, che è ottava, due punti sotto a noi, abbiamo un saldo positivo».
La Snaidero, invece, è già da tempo fuori dal giro play-off ed è tranquilla in chiave salvezza: le diverse motivazioni potrebbero essere la chiave principale del match?
«Di sicuro Teo Alibegovic manderà in campo una squadra molto determinata, quindi la differenza non si avvertirà in questo senso».
Com’è la Snaidero vista da Roma?
«Considerando che, a parte qualche elemento, l’organico è nuovo, ha fatto un buon campionato. Con un pizzico di fortuna in più, avrebbe anche potuto coltivare la speranza di qualificarsi ai play-off».
Francesco Tonizzo


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