News02/05/2004 09:33

La Fortitudo si arrende ad un grande Maccabi

Israeliani travolgenti nell'atmosfera incredibile dello Yad Eliahu


Nell'arena dello Yad Eliahu, trasformata in un enorme e travolgente mare giallo, sfuma il grande sogno europeo della Skipper. Battuta e costretta a subire fin dalle primissime battute della gara: dopo il 2-0 firmato da Smodis, è stato un autentico e irrefrenabile dilagare da parte dei giocatori israeliani: 31-13 a fine primo quarto con la Skipper bloccata dalla difesa insormontabile del Maccabi (2/13 al tiro nei primi 10' contro l'8/14 avversario), quindi addirittura 55-30 all'intervallo (con cifre ugualmente eloquenti, 9/28 per i biancoblù contro 17/29, ma soprattutto con un inequivocabile 80-13 nella valutazione a favore dei padroni di casa). Nella seconda metà di gara, poi, si è registrato un unico acuto della Effe che, con un secco 10-0, riusciva ad accorciare improvvisamente dal -29 al -19: un mare comunque troppo vasto da attraversare, perché gli israeliani diventavano letteralmente infallibili nel tiro pesante, tornando a dilagare con l'80-51 della terza sirena e, infine, il 118-74 di quella finale, con lo scarto record di 44 punti. Eppure, ci sentiamo di applaudire ugualmente la Fortitudo: troppo grande, troppo forte, troppo caricato il Maccabi da un ambiente e da un'atmosfera mai viste prima che hanno reso ben presto la Skipper una vittima sacrificale. Gli israeliani questa sera avrebbero battuto anche una squadra NBA, ci diceva alla fine un giornalista italiano quasi a volerci consolare. Forse è così, fatto sta che da NBA è stata la prova di Anthony Parker (Mvp, con 21 punti), ma non da meno quella del gregario (di stralusso) David Bluthenthal (20 punti di cui 14 in un trascinante primo tempo, scavando il solco), a cui si sono aggiunti i 18 punti di Sarunas Jasikevicius (troppo nervoso all'inizio, concretissimo nel secondo tempo) e i 17 di Tal Burstein. Dietro di loro, dodicimila e oltre tifosi, letteralmente impazziti. Un mare troppo grande, dicevamo, per una Skipper che si è subito infranta contro una scogliera in attacco, e in difesa non ha saputo costruire alcuna diga. Una prova sicuramente importante quella di Milos Vujanic, autore di 21 punti (5/8 da due, 2/3 da tre e 5/6 ai liberi con 23 di valutazione), dietro di lui 10 punti a testa di Basile e Pozzecco. Non ci sono altre cifre significative, eppure la Skipper ha giocato a testa alta: era alla sua prima finale di Eurolega, e non sempre Davide può sconfiggere Golia. La applaudiamo ugualmente per averci fatto vivere un sogno grandissimo, bellissimo, mai provato prima.

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