News02/07/2003 12:43
Sabato a Bologna il summit degli ultras d'Italia
Al motto "Rivogliamo il nostro basket" i tifosi di tutt'Italia si ribellano.
«Per la prima volta - recita la nota ufficiale diramata dai tifosi della Curva sud del Palaverde - tutti i gruppi ultrà d'Italia si riuniranno sabato a Bologna per discutere riguardo ad alcune problematiche del basket attuale e per protestare davanti alle sedi della Lega Basket e della Rai. Come Rebels desideriamo portare a Bologna il maggior numero possibile di persone, in modo da far capire a certi signori che anche il basket ha una sua dignità e che merita rispetto. Per far questo organizziamo la particolarissima trasferta a Bologna, con la partenza prevista verso le 12 dal Piazzale di Monigo. Per iscrizioni telefonare al numero Rebels 349-7971667. Più saremo, meno inascoltata sarà la nostra voce».
In cosa consiste questa manifestazione lo chiediamo a Stefano Bobini, uno dei capi Rebels: «Questo è un raduno che viene fatto per combattere unanimemente verso uno scopo ben preciso, ossia cercare di escludere la possibilità di fallimento di determinate società, trattando inoltre il capitolo dei diritti televisivi».
La Benetton, comunque, è una società molto forte e che oculatamente rispetta il budget. Allora perché protestare su una cosa che non vi tocca?
«Invece ci sentiamo parte in causa, perché rimaniamo solidali alle sparizioni di piazze storiche od al trasferimento delle stesse».
Il basket in televisione?
«Sembra una barzelletta ma è palese che la Rai non voglia lanciare il prodotto. Allora protesteremo, chiedendo che altre emittenti, tipo La7, si facciano avanti e trattino meglio questo sport».
Quanti contate di essere?
«Una trentina sarebbe già un bel risultato, in tutto le 35 tifoserie dovrebbero raggiungere quota 700».
Terminato il corteo il coordinamento degli ultas si riunirà per parlare anche di temi inerenti al mondo delle curve, quali la lotta al caro biglietti per cercare di tutelare quei tifosi che seguono la loro squadra ovunque e la repressione in atto nei confronti degli ultras e la denuncia di incostituzionalità verso alcuni provvedimenti giudiziari.
Francesco Maiano
«Per la prima volta - recita la nota ufficiale diramata dai tifosi della Curva sud del Palaverde - tutti i gruppi ultrà d'Italia si riuniranno sabato a Bologna per discutere riguardo ad alcune problematiche del basket attuale e per protestare davanti alle sedi della Lega Basket e della Rai. Come Rebels desideriamo portare a Bologna il maggior numero possibile di persone, in modo da far capire a certi signori che anche il basket ha una sua dignità e che merita rispetto. Per far questo organizziamo la particolarissima trasferta a Bologna, con la partenza prevista verso le 12 dal Piazzale di Monigo. Per iscrizioni telefonare al numero Rebels 349-7971667. Più saremo, meno inascoltata sarà la nostra voce».
In cosa consiste questa manifestazione lo chiediamo a Stefano Bobini, uno dei capi Rebels: «Questo è un raduno che viene fatto per combattere unanimemente verso uno scopo ben preciso, ossia cercare di escludere la possibilità di fallimento di determinate società, trattando inoltre il capitolo dei diritti televisivi».
La Benetton, comunque, è una società molto forte e che oculatamente rispetta il budget. Allora perché protestare su una cosa che non vi tocca?
«Invece ci sentiamo parte in causa, perché rimaniamo solidali alle sparizioni di piazze storiche od al trasferimento delle stesse».
Il basket in televisione?
«Sembra una barzelletta ma è palese che la Rai non voglia lanciare il prodotto. Allora protesteremo, chiedendo che altre emittenti, tipo La7, si facciano avanti e trattino meglio questo sport».
Quanti contate di essere?
«Una trentina sarebbe già un bel risultato, in tutto le 35 tifoserie dovrebbero raggiungere quota 700».
Terminato il corteo il coordinamento degli ultas si riunirà per parlare anche di temi inerenti al mondo delle curve, quali la lotta al caro biglietti per cercare di tutelare quei tifosi che seguono la loro squadra ovunque e la repressione in atto nei confronti degli ultras e la denuncia di incostituzionalità verso alcuni provvedimenti giudiziari.
Francesco Maiano
Fonte:
Il Gazzettinoshare