News30/04/2008 14:46
«Chi tiene alla maglia non deve andare via»
Stagione difficile, ma in tanti vogliono che Atripaldi rimanga
Oscar Zanato, Nuovo Basket Club Treviso:Se Atripaldi va via siamo finiti, non ci sono mezzi termini. Ricominciare da capo un'altra volta sarebbe davvero troppo: bisogna che lui resti e che si faccia di tutto, a livello societario, perché si creino le condizioni ideali per farlo rimanere a Treviso. Inutile dire che bisogna attivarsi, e alla grande, perché continuino a rimanere in biancoverde anche tutti quegli uomini che in questo finale di annata hanno dimostrato di tenere alla nostra maglia. Lasciare andar via Mordente, ad esempio, è un peccato mortale. Mensah-Bonsu, al di là delle polemiche scoppiate a un certo punto dell'anno, si è rivelato un giocatore molto valido. Soragna indubbiamente è un nostro punto fermo: e ricordo che quest'anno la Nazionale non andrà alle Olimpiadi, quindi si potrà preparare la stagione con calma e nel modo migliore. Quando la squadra ha potuto lavorare, i risultati si sono visti: far andare via Atripaldi, cioè quello che ha messo in piedi tutto questo, sarebbe un peccato. Così come sarebbe un errore lasciarsi scappare Mahmuti, che si è dimostrato un ottimo coach, se non altro perché non ha potuto scegliere nulla: ha preso i giocatori che si è trovato e ha cercato di costruirne una squadra, con risultati neppure negativi, considerata la situazione di partenza. Piuttosto di Atripaldi, io metterei in discussione qualcun altro a livello dirigenziale, che probabilmente non è all'altezza del suo compito. C'è qualcuno che è lì anche da troppi anni e comincia ad avere una certa età: sarebbe anche il momento di vedere qualche faccia nuova. Se Gilberto Benetton ad un certo punto della stagione ha deciso di non farsi più vedere al Palaverde, forse è perché è rimasto disgustato da questa squadra: e se dobbiamo trovare un colpevole, non vedo perché debba essere per forza Atripaldi, o soltanto lui. Se cade la sua testa ne devono cadere altre.
Claudio Manzan: credo che ad Atripaldi vada data un'altra chance, perché non basta una stagione fallimentare in un contesto difficile (come quello della Benetton Basket di quest'anno) per mettere in discussione le capacità di un general manager che a Biella ha dimostrato, negli anni, di saper scoprire giocatori di talento come pochi altri in Italia. I suoi errori in fase di costruzione sono evidenti, ma in stagioni come queste non c'è un solo colpevole e, come ha dimostrato il caso Lorbek, non sempre eliminare il presunto responsabile porta a migliorare la situazione, segno che i problemi sono più profondi. Atripaldi si è preso le sue colpe e probabilmente anche quelle altrui, dargli un'altra possibilità per dimostrare il suo valore dovrebbe essere doveroso da parte di una società che nelle ultime stagioni ha spesso avuto nella fretta di voler tornare grande una cattiva consigliera.
Denis Fedalto: È stata sicuramente una stagione difficile quella appena trascorsa, ma la piazza ha fiducia in Atripaldi e per come si è conclusa l'annata si è visto che la squadra che lui aveva costruito stava acquistando una fisionomia. Ricominciare da zero significherebbe buttare via tutto, e noi non abbiamo più intenzione di vedere ancora facce nuove e di pagare dazio anche l'anno prossimo. E poi non si può arrivare, cominciare a lavorare e poi arrendersi alle prime difficoltà. Un anno è andato male e va bene, adesso però sarebbe davvero troppo facile lasciare. Le qualità di Atripaldi sono indubbie, il fatto che abbia avuto problemi quest'anno ci può stare. Adesso deve dimostrare di essere una persona seria e metterci la faccia, come dice lui, fino in fondo. E cioè rimanendo qui, prendendosi le proprie responsabilità e facendo tornare grande la Benetton.
Niccolò Amadio: Contro Teramo abbbiamo visto una gran partita, come d'altronde è accaduto da più di un mese a questa parte, e cioè da quando la Benetton a fatica è riuscita ad avere una propria fisionomia. I ragazzi hanno lottato bene ed erano molto molto motivati. Dobbiamo dare fiducia alla squadra appena costruita dal bravo gm Atripaldi, non possiamo far crollare qualcosa che è appena nato e sembra finalmente potersi reggere sui propri piedi. Coach Mahmuti poi si è dimostrato molto preparato e molto concreto: sarebbe il caso che si facesse di tutto per trattenerlo alla Benetton. Mi sento di augurare alla squadra un in bocca al lupo per il futuro, che torni ben presto glorioso come il nostro recente passato.
Loris Peloso:Io non voglio crocifiggere Atripaldi: il primo anno storto dopo una serie di ottime stagioni come General Manager non può dimostrare la sua incompetenza. Può capitare a chiunque. Atripaldi deve avere un'altra possibilità, anche perché non possono ricadere su di lui tutte le colpe di questa annata fallimentare. Non è l'unico responsabile, ma non si può ragionare soltanto facendo fuori chi ha sbagliato: così non si costruirà mai nulla di buono. Se Atripaldi se ne va dovremo ricostruire un'altra volta tutto da zero, e non mi sembra una prospettiva piacevole.
Alberto Mariutto
Claudio Manzan: credo che ad Atripaldi vada data un'altra chance, perché non basta una stagione fallimentare in un contesto difficile (come quello della Benetton Basket di quest'anno) per mettere in discussione le capacità di un general manager che a Biella ha dimostrato, negli anni, di saper scoprire giocatori di talento come pochi altri in Italia. I suoi errori in fase di costruzione sono evidenti, ma in stagioni come queste non c'è un solo colpevole e, come ha dimostrato il caso Lorbek, non sempre eliminare il presunto responsabile porta a migliorare la situazione, segno che i problemi sono più profondi. Atripaldi si è preso le sue colpe e probabilmente anche quelle altrui, dargli un'altra possibilità per dimostrare il suo valore dovrebbe essere doveroso da parte di una società che nelle ultime stagioni ha spesso avuto nella fretta di voler tornare grande una cattiva consigliera.
Denis Fedalto: È stata sicuramente una stagione difficile quella appena trascorsa, ma la piazza ha fiducia in Atripaldi e per come si è conclusa l'annata si è visto che la squadra che lui aveva costruito stava acquistando una fisionomia. Ricominciare da zero significherebbe buttare via tutto, e noi non abbiamo più intenzione di vedere ancora facce nuove e di pagare dazio anche l'anno prossimo. E poi non si può arrivare, cominciare a lavorare e poi arrendersi alle prime difficoltà. Un anno è andato male e va bene, adesso però sarebbe davvero troppo facile lasciare. Le qualità di Atripaldi sono indubbie, il fatto che abbia avuto problemi quest'anno ci può stare. Adesso deve dimostrare di essere una persona seria e metterci la faccia, come dice lui, fino in fondo. E cioè rimanendo qui, prendendosi le proprie responsabilità e facendo tornare grande la Benetton.
Niccolò Amadio: Contro Teramo abbbiamo visto una gran partita, come d'altronde è accaduto da più di un mese a questa parte, e cioè da quando la Benetton a fatica è riuscita ad avere una propria fisionomia. I ragazzi hanno lottato bene ed erano molto molto motivati. Dobbiamo dare fiducia alla squadra appena costruita dal bravo gm Atripaldi, non possiamo far crollare qualcosa che è appena nato e sembra finalmente potersi reggere sui propri piedi. Coach Mahmuti poi si è dimostrato molto preparato e molto concreto: sarebbe il caso che si facesse di tutto per trattenerlo alla Benetton. Mi sento di augurare alla squadra un in bocca al lupo per il futuro, che torni ben presto glorioso come il nostro recente passato.
Loris Peloso:Io non voglio crocifiggere Atripaldi: il primo anno storto dopo una serie di ottime stagioni come General Manager non può dimostrare la sua incompetenza. Può capitare a chiunque. Atripaldi deve avere un'altra possibilità, anche perché non possono ricadere su di lui tutte le colpe di questa annata fallimentare. Non è l'unico responsabile, ma non si può ragionare soltanto facendo fuori chi ha sbagliato: così non si costruirà mai nulla di buono. Se Atripaldi se ne va dovremo ricostruire un'altra volta tutto da zero, e non mi sembra una prospettiva piacevole.
Alberto Mariutto
Fonte:
Il Gazzettinoshare