News15/01/2003 09:16

Bianchini ha scelto Murdock

Virtus in campo oggi a Wroclaw (ore 18, senza Avleev). Definito l´ingaggio del play ex Fortitudo


ASPETTANDO Eric Murdock, pronto a volare a Bologna, trattenuto negli States ormai solo dagli ultimi timbri, la Virtus s´è imbarcata ieri sera per la Polonia. Deve legittimare una qualificazione pressochè certa, testare la condizione di un gruppo ancora orfano e dare finalmente segni di vita lontano da Bologna: il test si chiama Slask Wroclaw e scocca stasera alle 18 (diretta solo su Radio Lattemiele). L´importanza dei due punti è relativa; lo è di più la reazione richiesta da Bianchini a un gruppo che a Reggio «ha sbagliato completamente l´approccio, che doveva essere forte e virile, non molle e fiacco». Perso il padre putativo, Rigaudeau, la Virtus si è subito squagliata, rendendo imprescindibile, meglio se a breve, la doppia aggiunta. Poi, ieri, ha marcato visita pure Avleev. Il russo ha riportato un distacco parcellare a livello della falange dell´indice della mano sinistra: starà fuori 15 giorni.
Dunque, Bianchini ha scelto un play che conosceva bene: Murdock fu nella sua Fortitudo dell´anno 1996-´97, arrivato di rincorsa, dopo Crotty. Perse il titolo, come tutti, contro Treviso: uno dei tre match ball sul ferro al PalaVerde, nel finale di Gara 4, lo sparò lui. Tornò poi in America e adesso, a 35 anni, stava giocando nella Cba con i Grand Rapids Hoops, dopo buone stagioni Nba fra Milwaukee, Utah, Miami, Nets, Dallas e Clippers.
In assenza dell´ufficialità, Bianchini ne aveva solo tracciato l´identikit, nel pomeriggio all´Arcoveggio, definendo però l´arrivo di «massima urgenza». «Il play che prenderemo sarà americano, con grande esperienza Nba: un signor giocatore. Ci potrà dare difesa e spinta in contropiede, le qualità che ora mancano a questo gruppo: da lui partirà tutto. Ci serve per ridare equilibrio a una squadra che, negli esterni, ha tutto il peso su Dial. I tempi? Oggi bisogna girare consolati e questure per i visti, non credo che arriverà mentre saremo in Polonia: mi basterebbe inserirlo durante la sosta». Con Murdock, se ne va l´ultimo visto. E il conto degli extracomunitari sale a cinque. «Sei, se contiamo anche Bell. Saremo in eccedenza: uno tra Sekularac e Avleev dovrà star fuori».
Poi, Bianchini ha tracciato pure l´identikit della seconda aggiunta. «Sarà un´ala, che dovrà essere d´alto livello e per forza comunitario. Stiamo guardando ai migliori campionati d´Europa, per un giocatore valido, che non sia solamente un pezzo in più». Con due nuovi arrivi, la Virtus che ha in mente Bianchini non potrà sbocciare a breve. «Se sei fortunato e se ci pensi da giugno, si può plasmare una squadra: a gennaio è difficile. Non ci resta che ottimizzare le risorse che abbiamo, cercando le strade migliori. Siamo di nuovo nel bozzolo, ci vuole il tempo di sviluppare la farfalla. E quando un uccello esce dal guscio, e spicca il primo volo, nessuno potrà sapere quanto durerà questo volo. L´importante, ora, è che le ali comincino a frullare».
A proposito di voli, non era previsto, e non dev´essere stato un piacere, quello di Rigaudeau, rientrato lunedì a Bologna a definire la sua uscita. Ancora ieri sera, il francese era dal presidente Madrigali, dopo aver già fatto notte lunedì. Il suo decollo verso Dallas potrebbe venir ufficializzato oggi.
Marco Martelli

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