News24/10/2007 13:54

Zorzi sprona l’Air: deve sbloccarsi psicologicamente


Ad Avellino ricopre il ruolo di senior-assistant, ma è addirittura candidato ad un posto nell'Italia Basket Hall Of Fame del 2007. Parliamo ovviamente di Tonino Zorzi, che si schermisce così davanti alla nomination per l'importante riconoscimento: «In questo momento non ci penso, ho la testa impegnata in altri problemi - afferma il Paròn -, i miei pensieri sono rivolti alla Scandone. Pur se da assistente, sono molto occupato nei problemi dei giocatori, della squadra, del coach e della società. Abbiamo fatto un ottimo precampionato, e poi, alla prima partita, abbiamo toppato tremendamente i primi due quarti. I giocatori sui quali contavamo moltissimo non hanno avuto il rendimento sperato, però si sa che quando le cose vanno bene, i giocatori sono bravissimi, quando invece le cose vanno meno bene, gli stessi atleti si chiudono in se stessi, e reagiscono in maniera diversa rispetto a quanto ci si aspetta. Dopo due belle vittorie con Udine e Cantù, pensavamo che con Biella le cose potessero andare in maniera diversa, ed invece, quando siamo arrivati sul - 2, ci siamo fermati completamente. Certo, dobbiamo considerare che loro hanno fatto canestro un paio di volte quasi da metà campo, e che noi abbiamo sbagliato anche i tiri più semplici, con il conseguente calo di tensione mentale che ci ha mandato al tappeto». A questo punto appare chiaro che bisognerà lavorare molto dal punto di vista mentale, nel tentativo di recuperare i giocatori più indietro. «Noi dobbiamo continuare a fare il lavoro fisico e tecnico - conclude Zorzi -, ma dobbiamo fare anche un importante lavoro psicologico. Il giudizio positivo sulla squadra rimane intatto. Sappiamo di avere un pubblico esigente, caloroso e vicino alla squadra. E per questo siamo i primi a volerlo accontentare, come vogliamo accontentare la nostra dirigenza in blocco. Ma sappiamo anche che dobbiamo lavorare con migliore concentrazione e mentalità, perché dobbiamo ricordare che molti giocatori sono giovani e possono avere degli alti e bassi».
FRANCO MARRA

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