News13/08/2007 09:30
Fortitudo, aspettando i tagli Nba c’è Torres
ULTIMI SGOCCIOLI di vacanze anche per la Fortitudo che venerdì 17 inizia ufficialmente la stagione 2007/08. Il raduno vive di una sola incertezza, la presenza o meno della guardia statunitense o comunque straniera. Chiaro che Mazzon vorrebbe iniziare i lavori con più presenze possibili, ma nelle ultime ore al PalaDozza è spuntata l’ipotesi di aspettare almeno un mesetto e vedere quali saranno i primi tagli Nba per poi decidere.
Se, invece, non si vuole più attendere uno tra Torres e Scales potrebbe arrivare già prima del raduno. Alla Fortitudo, come alla Virtus del resto, nei giorni scorsi era stato offerto anche Serkan Erdogan, proveniente direttamente dal Tau, ma l’operazione tra ingaggio e buyout è troppo onerosa sia per i biancoblù sia per che i cugini bianconeri. Il fatto che Andrea Mazzon stia costruendo la squadra insieme con il direttore sportivo Diego Pastori, è il primo segnale che si sta partendo con il piede giusto.
Alla base della sciagurata passata stagione, c’è stato proprio il fatto che Martinelli allestì la formazione senza interpellare nessun tecnico, affidando poi la panchina a Fabrizio Frates, il quale, fino qualche istante prima dell’esonero, continuava a ripetere come quei giocatori non potessero proprio giocare insieme. Ora, invece, chi è arrivato è stato valutato all’interno di un sistema che prevede tanta intensità in difesa e allo stesso tempo tanta fantasia in attacco.
L’OBIETTIVO con cui si parte è duplice: ridare entusiasmo a un popolo che l’ha parzialmente perso, una operazione che non sembra essere particolarmente difficile e allo stesso provare a rientrare nelle stretta cerchia delle squadre che disputano l’Eurolega.
Qui le cose si complicano perché attualmente i posti liberi sono tre e già ora sembrano essere assegnati a Siena, Roma e Milano, a meno che l’Uleb, alla luce dei nuovi fatti, non riveda la posizione della Benetton rimettendo in circolo anche la sua licenza. Si parte senza capitan Mancinelli che è impegnato con la nazionale azzurra ma che presto potrebbe raggiungere i compagni.
Il suo è un destino curioso, Recalcati in lui vede un secondo lungo molto atipico, utilizzandolo comunque in un settore dove la concorrenza è affollata, Mazzon lo impiegherà come numero tre, di fatto l’unico della Fortitudo, e come cambio adatterà Calabria al nuovo ruolo, sfruttando il suo tiro sugli scarichi. Insieme con il Mancio e con Janicenoks, anche lui assente per impegni con la nazionale, gli unici altri due superstiti della passata stagione sono Cavaliero e Thomas. Per entrambi rimanere in Fortitudo è stata una scelta di campo.
IL LUNGO STATUNITENSE temporeggiando un po’ avrebbe guadagnato di più a Roma, Cavaliero, invece, vista anche la penuria di play italiani in giro, avrebbe potuto avere parecchio spazio in qualsiasi squadra di seconda fascia. Non saranno però questi due a fare gli onori di casa ai nuovi compagni nello spogliatoio. Il compito spetterà a Davide Lamma che ritornerà a casa dopo dieci anni passati a girare in lungo e in largo per l’Italia, tempo consumato sempre con la speranza di ritornare sotto le ali dell’Aquila.
Venerdì arriverà quel momento e il sogno di una vita si realizzerà. L’inizio della nuova stagione prevede anche gli ultimi saluti per chi non farà più parte della famiglia. L’anno scorso toccò a Fabrizio Pungetti rimanere fuori dai piani, quest’anno l’escluso è Rossano Tinti, storico addetto agli arbitri e persona dall’umiltà spesso disarmante. Sarà sostituito da Alessandro Pasi, già dirigente delle giovanili.
Massimo Selleri
Se, invece, non si vuole più attendere uno tra Torres e Scales potrebbe arrivare già prima del raduno. Alla Fortitudo, come alla Virtus del resto, nei giorni scorsi era stato offerto anche Serkan Erdogan, proveniente direttamente dal Tau, ma l’operazione tra ingaggio e buyout è troppo onerosa sia per i biancoblù sia per che i cugini bianconeri. Il fatto che Andrea Mazzon stia costruendo la squadra insieme con il direttore sportivo Diego Pastori, è il primo segnale che si sta partendo con il piede giusto.
Alla base della sciagurata passata stagione, c’è stato proprio il fatto che Martinelli allestì la formazione senza interpellare nessun tecnico, affidando poi la panchina a Fabrizio Frates, il quale, fino qualche istante prima dell’esonero, continuava a ripetere come quei giocatori non potessero proprio giocare insieme. Ora, invece, chi è arrivato è stato valutato all’interno di un sistema che prevede tanta intensità in difesa e allo stesso tempo tanta fantasia in attacco.
L’OBIETTIVO con cui si parte è duplice: ridare entusiasmo a un popolo che l’ha parzialmente perso, una operazione che non sembra essere particolarmente difficile e allo stesso provare a rientrare nelle stretta cerchia delle squadre che disputano l’Eurolega.
Qui le cose si complicano perché attualmente i posti liberi sono tre e già ora sembrano essere assegnati a Siena, Roma e Milano, a meno che l’Uleb, alla luce dei nuovi fatti, non riveda la posizione della Benetton rimettendo in circolo anche la sua licenza. Si parte senza capitan Mancinelli che è impegnato con la nazionale azzurra ma che presto potrebbe raggiungere i compagni.
Il suo è un destino curioso, Recalcati in lui vede un secondo lungo molto atipico, utilizzandolo comunque in un settore dove la concorrenza è affollata, Mazzon lo impiegherà come numero tre, di fatto l’unico della Fortitudo, e come cambio adatterà Calabria al nuovo ruolo, sfruttando il suo tiro sugli scarichi. Insieme con il Mancio e con Janicenoks, anche lui assente per impegni con la nazionale, gli unici altri due superstiti della passata stagione sono Cavaliero e Thomas. Per entrambi rimanere in Fortitudo è stata una scelta di campo.
IL LUNGO STATUNITENSE temporeggiando un po’ avrebbe guadagnato di più a Roma, Cavaliero, invece, vista anche la penuria di play italiani in giro, avrebbe potuto avere parecchio spazio in qualsiasi squadra di seconda fascia. Non saranno però questi due a fare gli onori di casa ai nuovi compagni nello spogliatoio. Il compito spetterà a Davide Lamma che ritornerà a casa dopo dieci anni passati a girare in lungo e in largo per l’Italia, tempo consumato sempre con la speranza di ritornare sotto le ali dell’Aquila.
Venerdì arriverà quel momento e il sogno di una vita si realizzerà. L’inizio della nuova stagione prevede anche gli ultimi saluti per chi non farà più parte della famiglia. L’anno scorso toccò a Fabrizio Pungetti rimanere fuori dai piani, quest’anno l’escluso è Rossano Tinti, storico addetto agli arbitri e persona dall’umiltà spesso disarmante. Sarà sostituito da Alessandro Pasi, già dirigente delle giovanili.
Massimo Selleri
Fonte:
Il Resto del Carlinoshare