News08/06/2007 09:10

Stefanov, entra in punta di piedi; esce dal parquet un eroe

Dieci punti per il macedone di Pianigiani


L'Alfa e l'Omega: al PalaEur Vrbica Stefanov chiuse la sua avventura in biancoverde due anni fa e da qui l’ha ripresa. «Ma stavolta è andata molto meglio», dice «Stef». Quel 20 maggio 2005 ne fece 12 in 37 minuti con 4 recuperi, ma non bastò a evitare l’uscita dei biancoverdi scudettati. Stavolta si alza dalla panchina dopo 6’49”, al 7’14” il suo primo tiro va sul ferro, ma 37 secondi dopo arriva il primo canestro. Poi una tripla, un’altra dal palleggio: al 34’ i tifosi lo invocano, lui si gira stringendo il pugno in segno di sincera esultanza. Chiude con dieci punti, stavolta con la maglia numero 15 sulle spalle perché nell’interregno la sua 4 l’ha conquistata degnamente Forte, nuovo profeta di questa seconda Montepaschi che conquista la finale.

«Sapevamo di dover giocare senza McIntyre, che per noi è fondamentale, il sistema dipende da lui – racconta Vrbica –, proprio in un momento critico della stagione. Per me insomma era una partita di grande pressione». A cui ha risposto da campione. La sua seconda finale è la seconda della Mens Sana, risorta ai massimi splendori dopo il ko di gara-uno. «Roma aveva giocato molto bene il primo match, ma questa squadra aveva fatto una fantastica stagione, dieci mesi che non potevano essere rovinati da una sola partita». Niente paura, c’è Stef.

Giuseppe Nigro

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