News14/05/2007 13:59

Diego Pastori: «Ci aspettavamo una Bipop diversa»

L’analisi dell’ex : «Ha prevalso l’esperienza di alcuni giocatori»


«Volevamo vincere perché per noi era importante chiudere bene il campionato davanti ai nostri tifosi», commenta a fine partita Diego Pastori, ex giocatore della Pallacanestro Reggiana e ora ds dell’Upea.
Nemmeno uno sguardo ai risultati dagli altri campi e, in particolare ad Avellino?
«No, perché in ogni caso anche se la salvezza fosse arrivata dalle sconfitte altrui, non volevamo chiudere con una prestazione deludente. Comunque, l’avevo detto nei giorni scorsi: non sarebbe stata una bella partita, perché i due punti in palio erano veramente troppo importanti. Noi siamo riusciti a difender bene e a fare ciò che ci viene meglio: correre. Così siamo riusciti a vincere per noi e per questa gente. Siamo riusciti a tenere la Sicilia in serie A per il secondo anno consecutivo, e la vittoria finale corona questo obiettivo».
Che Bipop si aspettava?
«Obiettivamente me l’aspettavo più serena, la Bipop che non aveva più nulla da perdere e che ha saputo vincere sei partite consecutive. Le migliori prestazioni stagionali sono proprio quelle. Avevo molta paura di quella Bipop. E invece è arrivata qui schiacciata dalla pressione psicologica. Avevo detto che sarebbe stata la partita degli attributi e dell’incoscienza. L’incoscienza l’ha avuta Mokongo. Poi ha pesato l’esperienza, che nel basket conta, vedi Francis che ha dominato Violette».
Tomas Ress allarga le braccia all’uscita dagli spogliatoi. «Ci abbiamo provato fino alla fine ma non è andata. Che cosa ci è mancato? Niente: non dico che l’Upea è stata più forte di noi, che avevamo anche maggiori motivazioni. Ma ci hanno massacrato a rimbalzo, perché hanno dei lunghi infiniti. Forse ci è mancato qualche tiro da tre di Minard, ma è stata una stagione storta fin dall’inizio; raddrizzarla è stato difficile». (m.g.)

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