Personaggio09/10/2006 10:39
Marzorati: Tornare in campo e' stata un'emozione incredibile'
Questo 8 ottobre 2006 Pier Luigi Marzorati non se lo dimenticherà facilmente. La data del suo ritorno in campo dopo 15 anni da ritiro è infatti coincisa anche con la vittoria della Pallacanestro Cantù### nel match di apertura del campionato contro i campioni d’Italia della Benetton Treviso.
“Vorrei chiarire subito che oggi è stato tutto facile – inizia simpaticamente Pier Luigi Marzorati – Sapevamo che sarebbe andata a finire così. Parlando seriamente, è una bella vittoria che mi riempie di soddisfazione perché non poteva andar meglio. Un minuto e mezzo non era importante, anche un secondo andava bene ma era importante vincere. Credo che questa squadra abbia dei margini di miglioramento notevoli. E’ chiaro che fare delle vittorie come oggi è importante per la classifica e per poter lavorare in allenamento. Oggi Jordan ha onorato il nome che porta e mi ha personalmente entusiasmato”.
Tornare in uno spogliatoio vero quindici anni dopo come è stato?
“L’ho fatto in due mesi e mezzo, prima da solo poi andando in palestra insieme a loro. L’emozione è stata sul campo. Appena c’è stata la palla a due non capivo più niente. Non sapevo dove andare, ho dimenticato tutti gli schemi ed ancora un po’ sbagliavo canestro. Ero in uno stato confusionale. Purtroppo l’unica cosa che non si poteva provare era quella di fare un allenamento con 4 mila persone. 54 anni sono 54, non è che li puoi far diventare 24! Non poteva finire meglio ed adesso da domani dobbiamo lavorare per tutti i nostri progetti perché solo se la squadra fa bene possiamo andare avanti con i progetti”.
Uomo decisivo dell’incontro è stato Michael Jordan. Come l’hai visto?
“Michael ha delle doti eccezionali perché dà l’anima ed alla fine era proprio stravolto perché dà tutto. Ha possibilità di far giocare la squadra, di segnare e deve essere capace di cambiare i ritmi. Oggi ha dato la dimostrazione di un ventaglio di capacità incredibili”.
“Vorrei chiarire subito che oggi è stato tutto facile – inizia simpaticamente Pier Luigi Marzorati – Sapevamo che sarebbe andata a finire così. Parlando seriamente, è una bella vittoria che mi riempie di soddisfazione perché non poteva andar meglio. Un minuto e mezzo non era importante, anche un secondo andava bene ma era importante vincere. Credo che questa squadra abbia dei margini di miglioramento notevoli. E’ chiaro che fare delle vittorie come oggi è importante per la classifica e per poter lavorare in allenamento. Oggi Jordan ha onorato il nome che porta e mi ha personalmente entusiasmato”.
Tornare in uno spogliatoio vero quindici anni dopo come è stato?
“L’ho fatto in due mesi e mezzo, prima da solo poi andando in palestra insieme a loro. L’emozione è stata sul campo. Appena c’è stata la palla a due non capivo più niente. Non sapevo dove andare, ho dimenticato tutti gli schemi ed ancora un po’ sbagliavo canestro. Ero in uno stato confusionale. Purtroppo l’unica cosa che non si poteva provare era quella di fare un allenamento con 4 mila persone. 54 anni sono 54, non è che li puoi far diventare 24! Non poteva finire meglio ed adesso da domani dobbiamo lavorare per tutti i nostri progetti perché solo se la squadra fa bene possiamo andare avanti con i progetti”.
Uomo decisivo dell’incontro è stato Michael Jordan. Come l’hai visto?
“Michael ha delle doti eccezionali perché dà l’anima ed alla fine era proprio stravolto perché dà tutto. Ha possibilità di far giocare la squadra, di segnare e deve essere capace di cambiare i ritmi. Oggi ha dato la dimostrazione di un ventaglio di capacità incredibili”.
Fonte:
Sito Uff. Pall. Cantushare