News11/08/2006 14:14
Bipop, Watson è l’erede di McIntyre
Il play ha firmato per un anno Il 22enne è all’esordio in Europa
La Bipop mette a segno un altro colpo acquistando C.J. Watson, giovane playmaker di 188 centimetri appena uscito dal college di Tennessee Volunteers, Ncca2. La trattativa era già praticamente chiusa da un paio di giorni, ma solo ieri è arrivata l’ufficializzazione della firma. Sarà lui a dirigere i giochi dei biancorossi nella prossima stagione, costituendo con Penberthy un duo offensivo con grandi capacità realizzative. Watson è nato a Las Vegas, Nevada, il 17 aprile 1984. Ha compiuto i suoi primi passi come cestista alla Bishop Gorman High School, sempre in Nevada, approdando poi a Tennessee Volunteers dove ha disputato quattro stagioni. Per Watson anche una partecipazione ai mondiali under 18 del 2003 con la maglia americana. Ha concluso l’ultima annata con una media di 15.3 punti, 3.1 rimbalzi e 3.9 assist, tirando col 46% da due e con il 42% da tre. In estate si è fatto notare in un paio di tornei, fra cui il Rocky Mountain Reveu di Salt Lake City, dove Grisanti e Menetti lo hanno notato.
Per l’esterno americano questa sarà la prima esperienza in un campionato professionistico e la prima volta in cui dovrà inserirsi in una realtà di gioco differente dalla propria. Come la maggior parte dei suoi connazionali infatti, Watson è abituato a impostare il proprio gioco seguendo gli standard Nba, privilegiando la fase offensiva a quella difensiva. Dovrà abituarsi anche a un metro arbitrale diverso, più fiscale rispetto a quello utilizzato in America. C.J. comunque ha credenziali più che buone per fare bene anche in Italia. Oltre alle promettenti cifre realizzate nel torneo universitario e nei camp estivi, il giocatore ha dimostrato di avere ottime doti realizzative, una buona visione di gioco e mani raffinate quando si tratta di mandare a canestro i compagni. Certo, rispetto ai suoi illustri predecessori, Garris e McIntyre, mancherà di esperienza, ma coach Pasquali avrà tutto il tempo di istruire a dovere il suo nuovo regista.
I biancorossi sono ora alla ricerca di un altro esterno da mettere a fianco del duo Penberthy-Watson; resta sempre vuota poi la casella del lungo da affiancare a Ortner.
Daniele Valisena
Per l’esterno americano questa sarà la prima esperienza in un campionato professionistico e la prima volta in cui dovrà inserirsi in una realtà di gioco differente dalla propria. Come la maggior parte dei suoi connazionali infatti, Watson è abituato a impostare il proprio gioco seguendo gli standard Nba, privilegiando la fase offensiva a quella difensiva. Dovrà abituarsi anche a un metro arbitrale diverso, più fiscale rispetto a quello utilizzato in America. C.J. comunque ha credenziali più che buone per fare bene anche in Italia. Oltre alle promettenti cifre realizzate nel torneo universitario e nei camp estivi, il giocatore ha dimostrato di avere ottime doti realizzative, una buona visione di gioco e mani raffinate quando si tratta di mandare a canestro i compagni. Certo, rispetto ai suoi illustri predecessori, Garris e McIntyre, mancherà di esperienza, ma coach Pasquali avrà tutto il tempo di istruire a dovere il suo nuovo regista.
I biancorossi sono ora alla ricerca di un altro esterno da mettere a fianco del duo Penberthy-Watson; resta sempre vuota poi la casella del lungo da affiancare a Ortner.
Daniele Valisena
share