News09/08/2006 08:52
Il presidente Mps«Squadra con più talento, mi aspetto di divertirmi»
E’ al terzo lustro di presidenza della Mens Sana Basket, sempre ai vertici della serie A-1, in una stagione che sembra segnare una svolta che ci si augura decisa nella storia del basket biancoverde.
Roberto Morrocchi, chiocciolino, ovvero un altro senese, oltre al gm Minucci, al coach Pianigiani e al ds Menghetti, così vede l’alba dellla Mens Sana 2006/2007. «Credo di interpretare anche il pensiero di tutto il consiglio, nell’esprimere la massima soddisfazione per il lavoro svolto dal gm Minucci in estate. Un mercato condotto con linearità, cogliendo tutti gli obiettivi che si erano fissati, con la massima attenzione al bilancio. Soprattutto mettendo a disposizione di Simone Pianigiani, che non sarà una sorpresa perchè è bravissimo, una squadra sicuramente molto più ricca di talento rispetto a quella dello scorso anno, e completa in ogni reparto».
«Sono convinto che sarà una squadra che farà divertire, anche se ancora non è defnitiva la rosa delle avversarie. Io credo che siano arrivati tanti giocatori con punti nelle mani, capaci di fare grandi cose sia in campionato che in Coppa, oltre a far divertire i tifosi, che se lo meritano». Continua il rapporto ottimale con le istituzioni... «Di fatto, come è noto, il sottoscritto è un trait d’union tra Monte dei Paschi, Comune, Provincia, non un patron, e con il tempo si sono rafforzati i rapporto con il territorio. Nella squadra ci sono giocatori di provenienza straniera, ma anche tre nostri giocatori, cresciuti nel vivaio. Spero che per Datome sia l’anno della consacrazione, ma personalemnte mi aspetto buone cose anche da Lechthaler, pivot della nazionale under 20 quarta in Europa, e credo che ci sarà spazio anche per D’Ercole, play futuribile». Nel suo futuro la Mens Sana ha anche un trasferimento di casa... «E’ ancora prematuro, ma è previsto che si debba traslocare, quando si andrà a concretizzare il progetto della cittadella dello sport a Isola d’Arbia. Comunque una casa noi l’abbiamo, un Palasport del tutto adeguato alla serie A, nel quale abbiamo vinto anche lo scudetto».
Come vedi in prospettiva questa squadra?
«Si esaltano certi giocatori, come Baxter, Mc Intyre, ma ci si può aspettare tutti un passo in avanti ed un progresso, vista la chimica di squadra, dei veterani Stonerook, Boisa ed Eze, e non vorrei che passasse in secondo piano l’acquisto di Carraretto, che a Biella era sui livelli di Soragna».
Un uragano come calciopoli è ipotizzabile nel basket?
«No, non ci sono i presuppposti. Non c’è punti di contatto tra le de realtà. Credo che il movimento della pallacanestro, ridimensionato nel giro degli investimenti, sia comunque più sano fondamentalmente».
I rapporti con le altre società senesi di basket?
«Molto buoni. Ognuno segue le proprie finalità, obiettivi, ed anche con le società della regione ci sono rapporti di collaborazione, e mi sembra che si stia ampliando il nostro orizzonte: basta vedere che Tagliabue, tanto per fare un esempio, sia andato a Trieste in B1, e là già si parla di partnership. Siamo diventati un vero e proprio polo di riferimento per tante squadre italiane».
Patrizio Forci
Roberto Morrocchi, chiocciolino, ovvero un altro senese, oltre al gm Minucci, al coach Pianigiani e al ds Menghetti, così vede l’alba dellla Mens Sana 2006/2007. «Credo di interpretare anche il pensiero di tutto il consiglio, nell’esprimere la massima soddisfazione per il lavoro svolto dal gm Minucci in estate. Un mercato condotto con linearità, cogliendo tutti gli obiettivi che si erano fissati, con la massima attenzione al bilancio. Soprattutto mettendo a disposizione di Simone Pianigiani, che non sarà una sorpresa perchè è bravissimo, una squadra sicuramente molto più ricca di talento rispetto a quella dello scorso anno, e completa in ogni reparto».
«Sono convinto che sarà una squadra che farà divertire, anche se ancora non è defnitiva la rosa delle avversarie. Io credo che siano arrivati tanti giocatori con punti nelle mani, capaci di fare grandi cose sia in campionato che in Coppa, oltre a far divertire i tifosi, che se lo meritano». Continua il rapporto ottimale con le istituzioni... «Di fatto, come è noto, il sottoscritto è un trait d’union tra Monte dei Paschi, Comune, Provincia, non un patron, e con il tempo si sono rafforzati i rapporto con il territorio. Nella squadra ci sono giocatori di provenienza straniera, ma anche tre nostri giocatori, cresciuti nel vivaio. Spero che per Datome sia l’anno della consacrazione, ma personalemnte mi aspetto buone cose anche da Lechthaler, pivot della nazionale under 20 quarta in Europa, e credo che ci sarà spazio anche per D’Ercole, play futuribile». Nel suo futuro la Mens Sana ha anche un trasferimento di casa... «E’ ancora prematuro, ma è previsto che si debba traslocare, quando si andrà a concretizzare il progetto della cittadella dello sport a Isola d’Arbia. Comunque una casa noi l’abbiamo, un Palasport del tutto adeguato alla serie A, nel quale abbiamo vinto anche lo scudetto».
Come vedi in prospettiva questa squadra?
«Si esaltano certi giocatori, come Baxter, Mc Intyre, ma ci si può aspettare tutti un passo in avanti ed un progresso, vista la chimica di squadra, dei veterani Stonerook, Boisa ed Eze, e non vorrei che passasse in secondo piano l’acquisto di Carraretto, che a Biella era sui livelli di Soragna».
Un uragano come calciopoli è ipotizzabile nel basket?
«No, non ci sono i presuppposti. Non c’è punti di contatto tra le de realtà. Credo che il movimento della pallacanestro, ridimensionato nel giro degli investimenti, sia comunque più sano fondamentalmente».
I rapporti con le altre società senesi di basket?
«Molto buoni. Ognuno segue le proprie finalità, obiettivi, ed anche con le società della regione ci sono rapporti di collaborazione, e mi sembra che si stia ampliando il nostro orizzonte: basta vedere che Tagliabue, tanto per fare un esempio, sia andato a Trieste in B1, e là già si parla di partnership. Siamo diventati un vero e proprio polo di riferimento per tante squadre italiane».
Patrizio Forci
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