News15/04/2006 09:08
Repesa: 'Nessuno corre più di noi sarà un bel test per i playoff'
La Climamio aggiunge Green e Rombaldoni: si vedrà poi quanto potranno dare
PASSA Giorgio Seragnoli, a seguire una mezz´ora d´allenamento, sfilano Palumbi e gli altri dello stato maggiore, perché un derby è sempre un derby, anche se Re Giorgio da sempre li frequenta poco, li soffre in tv e men che meno avrà voglia di visitare la casa di Claudio Sabatini, di cui ama sentirsi agli antipodi. Dentro Green e Rombaldoni, da vedere come e quanto, ma tanto di più non esce, dalla vigilia Fortitudo. Repesa tiene tutti sotto coperta. E´ lui il numero uno, l´ultimo del gruppo a parlare prima del match. «Confermo, a questo derby penso da quattro mesi, come dissi appena finì quello di dicembre. Fosse anche bello, sarebbe il massimo per l´attesa che s´è creata: peccato valga solo due punti, dovrebbe darne quattro a chi vince».
Jasko non ha un suo manifesto per la sfida, se non la fiducia nella testa e nelle gambe dei suoi, rispedendo al mittente i dubbi su una squadra apparsa fioca nelle ultime uscite. «Non credo ci sia una squadra in Italia che abbia un approccio migliore del nostro. Chi corre e pressa più della Fortitudo? Nessuno spende le nostre energie». Non è un proclama, ma chi ha orecchie per intendere intenda, quando a stretto giro fa seguire «Vincerà chi gioca meglio», chiuso da una risata a occhi (e denti) stretti, delle sue.
A stretto giro, il coach sposta però l´attenzione su un´altra essenza del match. «Il derby avrà un valore importante per vedere come reagisce la squadra in un ambiente difficile. Se faremo bene sarà una bella risposta per i play-off, ad un mese dell´inizio». La fatica fatta dai suoi sui campi delle big non lo turba. «Quante sono le altre che hanno vinto tante gare fuori casa? Non ne vedo. Tutte quelle che andranno ai play-off potranno vincere lo scudetto: dipenderà dalla forma in quel periodo. Anche la Virtus, certo, ma non è la sorpresa del campionato. Se qualcuno la vede diversamente, liberissimo: per me, l´unica vera novità è Biella».
Ecco finalmente due parole dirette sulla Virtus e qui Repesa cala la cortina di fumo. Non passa niente, nessuna concessione oltre il prevedibile. «Per passare ci sarà da far meglio che all´andata, su questo non ho dubbi. Arriviamo a questo match come ad ogni partita. Riposo alla mattina della vigilia, per Green decideremo all´ultimo momento». Nulla di più? «Certo, faremo il nostro quintetto iniziale in base al loro: sono in casa, dovranno comunicare i loro partenti e noi ci adatteremo».
Avanti. Ci sono avversari che meriteranno maggiori adeguamenti? «Non ne ho uno che mi piace in particolare: ce ne sono parecchi di buoni ed esperti, ma non vale la pena di fare nomi». Beh, Bluthenthal ne ha fatti 27 all´andata, rimane uno degli attaccanti migliori del campionato. «E cosa dovrei scoprire? E´ bravo, sta facendo bene. Se giocassimo al PalaDozza, proverei a chiuderlo a chiave negli spogliatoi». Niente da fare, Repesa non si fa dribblare da niente, nemmeno dalla domanda sul Markovski-pensiero riguardo la disciplina interna, quella da non squadernare in pubblico, come talvolta è abitudine del neo ct croato. «Per me avete capito male quello che Zare voleva dirvi: se ha parlato così, scherzava. Gli parlerò oggi prima di andare in campo ed a quattr´occhi risolveremo la faccenda».
Muro di gomma, rimbalza tutto: il derby di Jasmin davvero dura da quattro mesi. Ogni cosa pare già preparata e sigillata e difatti l´unica breccia la crea una variabile. Impermeabile alle domande dirette, alla richiesta di un commento sull´imprevista eliminazione del Panathinaikos del non amato Obradovic, Repesa non ha risposto, visibilmente imbarazzato. Atteggiamento insolito per un tipo come lui. Disturbi dalla solita, invadente radiomercato?
FRANCESCO FORNI
Jasko non ha un suo manifesto per la sfida, se non la fiducia nella testa e nelle gambe dei suoi, rispedendo al mittente i dubbi su una squadra apparsa fioca nelle ultime uscite. «Non credo ci sia una squadra in Italia che abbia un approccio migliore del nostro. Chi corre e pressa più della Fortitudo? Nessuno spende le nostre energie». Non è un proclama, ma chi ha orecchie per intendere intenda, quando a stretto giro fa seguire «Vincerà chi gioca meglio», chiuso da una risata a occhi (e denti) stretti, delle sue.
A stretto giro, il coach sposta però l´attenzione su un´altra essenza del match. «Il derby avrà un valore importante per vedere come reagisce la squadra in un ambiente difficile. Se faremo bene sarà una bella risposta per i play-off, ad un mese dell´inizio». La fatica fatta dai suoi sui campi delle big non lo turba. «Quante sono le altre che hanno vinto tante gare fuori casa? Non ne vedo. Tutte quelle che andranno ai play-off potranno vincere lo scudetto: dipenderà dalla forma in quel periodo. Anche la Virtus, certo, ma non è la sorpresa del campionato. Se qualcuno la vede diversamente, liberissimo: per me, l´unica vera novità è Biella».
Ecco finalmente due parole dirette sulla Virtus e qui Repesa cala la cortina di fumo. Non passa niente, nessuna concessione oltre il prevedibile. «Per passare ci sarà da far meglio che all´andata, su questo non ho dubbi. Arriviamo a questo match come ad ogni partita. Riposo alla mattina della vigilia, per Green decideremo all´ultimo momento». Nulla di più? «Certo, faremo il nostro quintetto iniziale in base al loro: sono in casa, dovranno comunicare i loro partenti e noi ci adatteremo».
Avanti. Ci sono avversari che meriteranno maggiori adeguamenti? «Non ne ho uno che mi piace in particolare: ce ne sono parecchi di buoni ed esperti, ma non vale la pena di fare nomi». Beh, Bluthenthal ne ha fatti 27 all´andata, rimane uno degli attaccanti migliori del campionato. «E cosa dovrei scoprire? E´ bravo, sta facendo bene. Se giocassimo al PalaDozza, proverei a chiuderlo a chiave negli spogliatoi». Niente da fare, Repesa non si fa dribblare da niente, nemmeno dalla domanda sul Markovski-pensiero riguardo la disciplina interna, quella da non squadernare in pubblico, come talvolta è abitudine del neo ct croato. «Per me avete capito male quello che Zare voleva dirvi: se ha parlato così, scherzava. Gli parlerò oggi prima di andare in campo ed a quattr´occhi risolveremo la faccenda».
Muro di gomma, rimbalza tutto: il derby di Jasmin davvero dura da quattro mesi. Ogni cosa pare già preparata e sigillata e difatti l´unica breccia la crea una variabile. Impermeabile alle domande dirette, alla richiesta di un commento sull´imprevista eliminazione del Panathinaikos del non amato Obradovic, Repesa non ha risposto, visibilmente imbarazzato. Atteggiamento insolito per un tipo come lui. Disturbi dalla solita, invadente radiomercato?
FRANCESCO FORNI
Fonte:
La Repubblicashare