News25/07/2005 09:10
Sindoni aspetta Oliver: ma sapremo fronteggiare un addio
Oliver sì, Oliver no e tanto altro. Il presidente dell' Orlandina Enzo Sindoni è immerso con il massimo entusiasmo in vista della grande avventura in serie A. «Allestiremo una buona squadra – garantisce subito il presidente – e speriamo che possa bastare per arrivare quantomeno alla salvezza. Intanto abbiamo raggiunto un altro risultato importante: dopo le procedure regolari per la nostra iscrizione al campionato e la constatazione che i nostri bilanci sono perfettamente in linea con le direttive della Lega, avremo un bell'anticipo di campionato in occasione del memorial “Meluccio Carone” con la presenza della Fortitudo Bologna scudettata che a due settimane all'inizio del campionato verrà necessariamente a Capo d'Orlando con un grande organico. E noi cercheremo di fare del nostro meglio». La tifoseria in questa settimana, dopo l'acquisto di Bernard, attende altri “botti” di mercato. «Calma. La nostra filosofia l'anno scorso non solo ci ha portato bene ma, soprattutto, ha premiato questa strategia: agire con oculatezza, stare all'erta su tutte le trattative che ci interessando ed infilare il colpo giusto quando i prezzi si ridurranno per forza di cose. Ma non escludo qualche novità in questi giorni. Il mercato è sempre in ebollizione e le cose possono cambiare da un'ora all'altra. Dico ai tifosi che tanto bene ci vogliono di avere la massima fiducia». Inutile negarlo, il “nodo” principale riguarda l'eventuale conferma di Brian Oliver. «Dico subito che la mia mentalità è cercare di accontentare al meglio le richieste degli allenatori. Ho fatto sempre così, dalla C2 alla Legadue e così farò in A. Quindi ogni acquisto, conferma o cessione, avrà l'avallo del nostro coach Giovanni Perdichizzi con l'assenso, chiaramente, nostro. Da presidente, tifoso ed amico mi auguro che Oliver resti a Capo d'Orlando. Non solo per il fatto che è un giocatore di straordinarie qualità tecniche e con un bel passaporto italiano in tasca, ma anche per la sua importanza fuori dal campo e che anche in A avrebbe il suo peso determinante. Se non ci fossero di mezzo le condizioni economiche avremmo già annunciato da tempo la riconferma di Brian. Adesso dovrà essere lui a decidere: restare con noi con un minutaggio che, secondo Perdichizzi, sarà minore e con un contratto che soddisfi noi e lui; oppure potrebbe avere altre offerte, come quella di Scafafi per esempio, interessanti dal punto di vista economico e, giustamente, comportandosi come un professionista andrà via». Sindoni è comunque fiducioso, ma quando si potrà avere una risposta? «Sicuramente entro la prima metà di agosto sapremo se Oliver resta o andrà via». E se dovesse arrivare il divorzio? «Nessun problema. Io sono un tipo che si attacca ai dirigenti, ai tecnici, ai giocatori perchè fanno parte del mio progetto di portare sempre più in alto l'Orlandina. Ma nello sport allenatori e atleti cambiano e certamente sapremo fronteggiare un eventuale addio di Brian». Ma il presidente non riesce a celare una certa emozione. «Probabilmente il fatto di avere chiuso il campionato in anticipo e che da tre mesi i tifosi non vedono partite di basket non ha fatto considerare all'ambiente la vera portata e l'importanza di un campionato di serie A. Sono certo che Capo d'Orlando comincerà a capire il grande significato della presenza della nostra cittadina nel torneo dell'Olimpo dei canestri quando inizierà la stagione. Magari – conclude Sindoni – quando la Fortitudo verrà al PalaFantozzi per il memorial “Carone”».
Giuseppe Lazzaro
Giuseppe Lazzaro
share