News15/06/2005 09:09
Fortitudo, di corsa verso lo scudetto
L´Aquila prima dilaga poi soffre: alla fine ci pensa Basile
ATTESO da Repesa come la sua fatale Lilì Marlen, la faccia scavata e il braccio corto, chissà quale dei due più asciugato dalla fatica, Gianluca Basile ne vince un´altra, non da solo, ma in testa al gruppo e presto saremo davvero, come diceva Bianchini di un´altra icona tragica, Brunamonti (e passi se è dell´altra chiesa), al miracolo del sangue di San Gennaro. Basile respinge la rimonta di Milano, che nella fotocopia di Gara 1 era risalita da - 18 a - 2, con tre cesti filati, di sofferenza, orgoglio, classe pura: il 66-61, il 69-64, il 72-65, do i numeri così non devo sbavare retorica. Basile salda la vittoria che, fin lì, è stata forgiata dal più brutto, sporco e cattivo della serie, il Rodolfo Rombaldoni che ha alzato la prima diga nell´ultimo quarto, quando l´Armani aveva vento forte nella schiena e quasi il presagio di un sorpasso irresistibile, inevitabile. La Climamio, che era stata prima sontuosa, è stata poi tenace, aggrappata ai suoi spiccioli di fede ed energia. Ha il 2-1 in tasca, andrà domani alla roulette milanese, sa già però che qui potrà tornare, domenica notte, a difendere la trincea.
Valerio Staffelli di «Striscia» se ne va in giro senza tapiro, ma con una maglia di Calabria che forse lo espone a maggiori rischi, Armani arriva così in anticipo che nemmeno ci sono i giocatori in campo, accolto dal coraccio che, associandolo a Galliani jr., prende due piccioni con una fava. Ne prende cinque Repesa tornando al quintetto base, che segue lo spartito in modo perfetto.
Aggressività, corse, tiro, anche rischi, se occorre, questa la partita da fare e questa la partita che l´Aquila avvia, con splendida irruenza. Milano ne viene tramortita, replicando, pure peggio, l´avvio orribile di Gara 1. Segna il primo cesto dopo 3´, già incassato un 12-1 poi allargato al 17-3 del 4´: vuol dire che, sui 40´, la Climamio proietterebbe 170 punti. Irreale. Poi, se conta chi li fa, due triple filate di Basile rincuorano chi aspettava il capitano, cui magari giova che, a portar palla, Repesa abbia designato Douglas. Milano ricorre a Coldebella-Djordjevic sul 17-4 e, con la zona, limita un po´ i danni, pagando però altri squarci nel secondo quarto. Una bomba di Romba ha già fatto sangue, così come Bagaric che annoda Blair e sta muto, sugli accenni di baruffa, come un´educanda.
Repesa cambia a raffica, volendo ritmo rock e mai tango. Così, può calare anche la mira, ma non la sostanza, perché la caccia a rimbalzo d´attacco è perfino umiliante (17 nei primi 20´, contro 4 difensivi di Milano) e con due palloni si fa spesso quel che non si fa con uno. Infine, uno che corre di là in contropiede c´è sempre, e c´è soprattutto una palla che lo raggiunge. E´ estasi quando Belinelli schiaccia il +18 (45-27), appena limato al thè da una Milano che ha un solo bomber (Calabria, 11).
Ripresa, subito Bagaric (47-32), ma qui la Effe s´appanna, McCullough trascina Milano e appare la rimonta. Anzi, contro una Fortitudo sempre più ciucca (due volte Basile non arriva al ferro), l´Armani deve proprio insinuare l´incubo che la partita sarà lunghissima e lo striscione lontanissimo. Milano arriva a -5 e adesso, al 30´, è dove voleva essere, mentre Bologna (12 punti in 10´) vede il cesto come una cruna d´ago. La rianima Rombaldoni, unici due cesti nei primi 5´ di ultimo quarto, a McCullough annullano un -4 con l´instant replay, ma ora non lo ferma neppure la moviola. 64-61 di Calabria a 3´25´´, Basile si raggomitola per segnare il +5, Mc sale al 66-64 a 3´ tondi, Basile da tre fa il 69-64 e non bastasse, poco dopo, il 72-65. Finita qui.
CLIMAMIO-ARMANI 80-71
Climamio: Basile 17, Douglas 9, Mancinelli 9, Smodis 9, Bagaric 6, Rombaldoni 11, Belinelli 7, Cotani, Rancik 7, Lorbek 5. N. e.Piazza.
Armani: McCullough 16, Calabria 22, Gigena 8, Singleton 9, Blair 13, Djordjevic, Coldebella, Maravic 3, Schultze. N. e. Alberti, Cavaliero, Matteucci.
Arbitri: Facchini, Sabetta, Grossi.
Note: liberi: Bo 19/25, Mi 14/20. Da due: Bo 20/37, Mi 15/40. Da tre: Bo 7/26, Mi 9/20. Rimbalzi: Bo 48, Mi 31. Recuperi: Bo 12, Mi 11. Perse: Bo 11, Mi 11. Assist: Bo 12, Mi 13. Valutazione: Bo 99, Mi 73.
Parziali: 5´ 17-4, 10´ 26-17, 15´ 37-23, 20´ 45-32, 25´ 51-41, 30´ 57-52, 35´ 62-56, 40´ 80-71. Massimo vantaggio F: +18 (45-27) al 19´. Mai in svantaggio.
WALTER FUOCHI
Valerio Staffelli di «Striscia» se ne va in giro senza tapiro, ma con una maglia di Calabria che forse lo espone a maggiori rischi, Armani arriva così in anticipo che nemmeno ci sono i giocatori in campo, accolto dal coraccio che, associandolo a Galliani jr., prende due piccioni con una fava. Ne prende cinque Repesa tornando al quintetto base, che segue lo spartito in modo perfetto.
Aggressività, corse, tiro, anche rischi, se occorre, questa la partita da fare e questa la partita che l´Aquila avvia, con splendida irruenza. Milano ne viene tramortita, replicando, pure peggio, l´avvio orribile di Gara 1. Segna il primo cesto dopo 3´, già incassato un 12-1 poi allargato al 17-3 del 4´: vuol dire che, sui 40´, la Climamio proietterebbe 170 punti. Irreale. Poi, se conta chi li fa, due triple filate di Basile rincuorano chi aspettava il capitano, cui magari giova che, a portar palla, Repesa abbia designato Douglas. Milano ricorre a Coldebella-Djordjevic sul 17-4 e, con la zona, limita un po´ i danni, pagando però altri squarci nel secondo quarto. Una bomba di Romba ha già fatto sangue, così come Bagaric che annoda Blair e sta muto, sugli accenni di baruffa, come un´educanda.
Repesa cambia a raffica, volendo ritmo rock e mai tango. Così, può calare anche la mira, ma non la sostanza, perché la caccia a rimbalzo d´attacco è perfino umiliante (17 nei primi 20´, contro 4 difensivi di Milano) e con due palloni si fa spesso quel che non si fa con uno. Infine, uno che corre di là in contropiede c´è sempre, e c´è soprattutto una palla che lo raggiunge. E´ estasi quando Belinelli schiaccia il +18 (45-27), appena limato al thè da una Milano che ha un solo bomber (Calabria, 11).
Ripresa, subito Bagaric (47-32), ma qui la Effe s´appanna, McCullough trascina Milano e appare la rimonta. Anzi, contro una Fortitudo sempre più ciucca (due volte Basile non arriva al ferro), l´Armani deve proprio insinuare l´incubo che la partita sarà lunghissima e lo striscione lontanissimo. Milano arriva a -5 e adesso, al 30´, è dove voleva essere, mentre Bologna (12 punti in 10´) vede il cesto come una cruna d´ago. La rianima Rombaldoni, unici due cesti nei primi 5´ di ultimo quarto, a McCullough annullano un -4 con l´instant replay, ma ora non lo ferma neppure la moviola. 64-61 di Calabria a 3´25´´, Basile si raggomitola per segnare il +5, Mc sale al 66-64 a 3´ tondi, Basile da tre fa il 69-64 e non bastasse, poco dopo, il 72-65. Finita qui.
CLIMAMIO-ARMANI 80-71
Climamio: Basile 17, Douglas 9, Mancinelli 9, Smodis 9, Bagaric 6, Rombaldoni 11, Belinelli 7, Cotani, Rancik 7, Lorbek 5. N. e.Piazza.
Armani: McCullough 16, Calabria 22, Gigena 8, Singleton 9, Blair 13, Djordjevic, Coldebella, Maravic 3, Schultze. N. e. Alberti, Cavaliero, Matteucci.
Arbitri: Facchini, Sabetta, Grossi.
Note: liberi: Bo 19/25, Mi 14/20. Da due: Bo 20/37, Mi 15/40. Da tre: Bo 7/26, Mi 9/20. Rimbalzi: Bo 48, Mi 31. Recuperi: Bo 12, Mi 11. Perse: Bo 11, Mi 11. Assist: Bo 12, Mi 13. Valutazione: Bo 99, Mi 73.
Parziali: 5´ 17-4, 10´ 26-17, 15´ 37-23, 20´ 45-32, 25´ 51-41, 30´ 57-52, 35´ 62-56, 40´ 80-71. Massimo vantaggio F: +18 (45-27) al 19´. Mai in svantaggio.
WALTER FUOCHI
Fonte:
La Repubblicashare