News28/05/2005 14:06

Scavolini: palla a due, parte il gioco

All’inizio della prossima settimana si saprà di più sul futuro societario


Dopo quasi un mese di silenzio, Enzo Amadio è venuto allo scoperto. Finalmente. Giovedì sera il patròn ha incontrato a cena il gm Luchi lontano da occhi indiscreti e ancora prima, nel pomeriggio, aveva preso accordi con Valter Scavolini per l’incontro che si terrà all’inizio della prossima settimana tra i due dioscuri del basket pesarese. Forse inizia a muoversi qualcosa per la stagione ventura: la nebbia non si è ancora alzata del tutto ma si comincia a vedere qualcosa in lontananza. La scadenza, anzi le scadenze, imminenti sono due: il 6 giugno bisogna consegnare gli incartamenti in Lega, il 10 in Federazione. Due operazioni distinte ma collegate tra loro per l’iscrizione al campionato. A questo punto, la settimana ventura, è lecito attendersi chiarezza sugli obiettivi di questa Scavolini: senza competizioni internazionali ci può stare che la squadra sia più giovane e meno costosa. Un obiettivo, quello del ridimensionamento, che fu tentato anche nell’estate del 2003 quando Valter Scavolini aveva posto un limite ai suoi esborsi: ma furono commessi degli errori perché c’era un giocatore come Beric in organico che c’entrava poco sia con la gioventù che con l’«austerity», era un campione in declino che pesava sul budget in maniera imbarazzante senza però essere un vero punto di riferimento per i più giovani. Poi si decise di scegliere tutti americani appena usciti dal college o, come Richardson, solo di un anno più vecchio, quindi senza esperienza e senza la minima conoscenza del nostro stile di gioco. Alla fine il mix non funzionò, due di loro scapparono a stagione in corso, i giovani in quella baraonda non maturarono affatto, anzi la squadra camminò tra i tormenti e non si qualificò per i playoff. Questa volta la dirigenza dev’essere più abile e limitare i margini di errore: se si vuole correre il «rischio» Marquinho – che in gara5 della semifinale playoff ha segnato 31 punti, risultando decisivo – gli altri due extra-comunitari (in campionato ne sono consentiti tre) dovranno essere navigati, non per forza veterani ma almeno due che sanno il fatto loro. Anche quest’estate ci sono contratti pesanti che condizionano sicuramente la società di via Paterni nella costruzione del mosaico: ad esempio, Scarone, Gigena e Mottola pesano complessivamente sul budget per un milione di euro. Si capisce perciò che non tutti i giocatori in possesso di contratto potranno restare, pena avere dei limiti nella scelta delle pedine fondamentali. A proposito invece di quelli in scadenza, sembra che Archibald sia deciso a partecipare alle Summer Leagues della Nba: il suo agente sta lavorando per trovargli dei contatti, approfittando della grande stagione disputata in maglia Scavolini sui palcoscenici dell’Eurolega. Ma Robert, sposato con una ragazza americana ed attualmente negli Stati Uniti, sarebbe disposto ad aspettare poco, insomma o si trova un accordo immediato con qualche franchigia o il pivot scozzese si dichiarerebbe di nuovo disponibile per l’Europa, forse il posto più adatto per uno come lui. Resta da vedere se Pesaro intende affidargli il posto di titolare: il suo costo è alto e in questa stagione una bella fetta l’ha pagata il Valencia.
Elisabetta Ferri

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