News03/05/2005 10:54
Hines: "Mi spiace, ma non mi avete capito"
di Adelmo Tagliavini
Sam Hines ha chiuso la stagione agonistica in netto calo. Nel corso delle ultime due gare giocate contro Milano e Roma, gli striminziti minuti avuti a disposizione, (15 con Milano, 3 con Roma per un totale di soli 2 punti messi a bersaglio), mettono in risalto le palesi difficoltà del giocatore americano a rimanere in campo ed offrire un rendimento soddisfacente. Giocatore dotato di classe cristallina, solo nel corso di poche gare, ha saputo mostrare il suo effettivo valore e la sua permanenza a Reggio, si presenta agli sgoccioli.
«Ho cercato di far del mio meglio -dice Hines- sono contento di quanto ho fatto in campo ed il mio unico rammarico, deriva dal fatto di non esser stato capito, alla luce dei problemi con i quali ho dovuto giiocare. Penso di aver fatto un buon lavoro con la Bipop, torno a casa sereno e non ho nulla da rimproverarmi».
Cosa ha rappresentato la tappa di Reggio nella sua carriera di giocatore?
Esperienza molto bella e gratificante. Mi sono divertito e con la squadra, non ho avuto nessun tipo di problema. Reggio Emilia fa parte di una tappa della mia vita. Di certo non é mia intenzione piantare radici in questa città. Questo posto rappresenta un passaggio della mia vita.
Si ritiene soddisfatto del rendimento offerto?
Penso d'aver fatto un buon lavoro e non ho nulla da rimproverarmi perché ritengo d'aver avuto un buon rendimento.
Alcune volte ha dato l'impressione di essere in difficoltà, ritiene che la cosa possa essere dovuta ad una chimica di squadra sbagliata?
Non credo. Il problema è stato solo matematico, nel senso che come squadra, non siamo riusciti ad ottenere alcuni punti che potevano sembrare a nostra disposizione. Con qualche successo in più, simili domande non sarebbero state rivolte.
Si ritiene soddisfatto del rendimento manifestato?
Nel modo più assoluto. Tutto ok.
Pensa di aver commesso degli errori?
Non credo di aver sbagliato. L'unico problema che ho avuto, riguarda la serie di infortuni che non mi hanno permesso di avere un rendimento costante nell'arco della stagione.
Cosa ci sarà nel suo futuro?
In questo momento non lo so. Ho bisogno di riflettere. Tonerò a casa, rivedrò mia moglie e i miei figli e passerò un po' di tempo con loro. Mi prenderò un po' di vacanza e voglio riposarmi. Poi parlerò con qualche medico perché voglio essere curato per guarire dai problemi ai tendini che ho incontrato nel corso della stagione. La mia intenzione è di riprendermi al meglio dal punto di vista fisico, poi parlare con il mio avvocato e trovare una nuova destinazione per il futuro.
L'aereo che tra qualche giorno la porterà di nuovo a casa, cosa le rimarrà di questa avventura targata Bipop?
Esperienza interessante. Il mio rammarico più grosso, deriva dal fatto di non esser stato capito a fondo. Le telefonate dei tifosi arrabbiati, i titoli sui giornali con il mio nome sempre in evidenza, mi hanno dato amarezza e questo mi ha portato a non esser capito.
Sam Hines ha chiuso la stagione agonistica in netto calo. Nel corso delle ultime due gare giocate contro Milano e Roma, gli striminziti minuti avuti a disposizione, (15 con Milano, 3 con Roma per un totale di soli 2 punti messi a bersaglio), mettono in risalto le palesi difficoltà del giocatore americano a rimanere in campo ed offrire un rendimento soddisfacente. Giocatore dotato di classe cristallina, solo nel corso di poche gare, ha saputo mostrare il suo effettivo valore e la sua permanenza a Reggio, si presenta agli sgoccioli.
«Ho cercato di far del mio meglio -dice Hines- sono contento di quanto ho fatto in campo ed il mio unico rammarico, deriva dal fatto di non esser stato capito, alla luce dei problemi con i quali ho dovuto giiocare. Penso di aver fatto un buon lavoro con la Bipop, torno a casa sereno e non ho nulla da rimproverarmi».
Cosa ha rappresentato la tappa di Reggio nella sua carriera di giocatore?
Esperienza molto bella e gratificante. Mi sono divertito e con la squadra, non ho avuto nessun tipo di problema. Reggio Emilia fa parte di una tappa della mia vita. Di certo non é mia intenzione piantare radici in questa città. Questo posto rappresenta un passaggio della mia vita.
Si ritiene soddisfatto del rendimento offerto?
Penso d'aver fatto un buon lavoro e non ho nulla da rimproverarmi perché ritengo d'aver avuto un buon rendimento.
Alcune volte ha dato l'impressione di essere in difficoltà, ritiene che la cosa possa essere dovuta ad una chimica di squadra sbagliata?
Non credo. Il problema è stato solo matematico, nel senso che come squadra, non siamo riusciti ad ottenere alcuni punti che potevano sembrare a nostra disposizione. Con qualche successo in più, simili domande non sarebbero state rivolte.
Si ritiene soddisfatto del rendimento manifestato?
Nel modo più assoluto. Tutto ok.
Pensa di aver commesso degli errori?
Non credo di aver sbagliato. L'unico problema che ho avuto, riguarda la serie di infortuni che non mi hanno permesso di avere un rendimento costante nell'arco della stagione.
Cosa ci sarà nel suo futuro?
In questo momento non lo so. Ho bisogno di riflettere. Tonerò a casa, rivedrò mia moglie e i miei figli e passerò un po' di tempo con loro. Mi prenderò un po' di vacanza e voglio riposarmi. Poi parlerò con qualche medico perché voglio essere curato per guarire dai problemi ai tendini che ho incontrato nel corso della stagione. La mia intenzione è di riprendermi al meglio dal punto di vista fisico, poi parlare con il mio avvocato e trovare una nuova destinazione per il futuro.
L'aereo che tra qualche giorno la porterà di nuovo a casa, cosa le rimarrà di questa avventura targata Bipop?
Esperienza interessante. Il mio rammarico più grosso, deriva dal fatto di non esser stato capito a fondo. Le telefonate dei tifosi arrabbiati, i titoli sui giornali con il mio nome sempre in evidenza, mi hanno dato amarezza e questo mi ha portato a non esser capito.
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