News21/11/2003 14:05
Joel Zacchetti: «Voglio tornare più forte di prima»
«Anche senza di me la Snaidero farà comunque un buon campionato»
Accusata la sentenza, adesso è il momento della consapevolezza. Joel Zacchetti è costretto a rassegnarsi al maligno progetto del destino cinico e baro: quello che avrebbe potuto rivelarsi il campionato della consacrazione - talento e volonta ci sono, la disponibilità di un allenatore predisposto ad accordargli fiducia quasi a prescindere, anche - si tramuterà, invece, in un personalissimo calvario.
Prima l'intervento al ginocchio offeso (all'incirca tra una settimana), poi il lungo percorso rieducativo: e quando sarà il momento di tornare in campo, è assai probabile che la Snaidero abbia già terminato la sua missione. A meno di un problematico accesso ai play-off, infatti, maggio sarà già il tempo dei bilanci.
«A questo non penso, l'obiettivo principale è quello di guarire bene e ritornare un giocatore - spiega Zacchetti - anche se, attualmente, il morale non può essere altissimo. Oggi (ieri, ndr), intanto, mi è stato siringato del liquido e ho ripreso, almeno quello, a guidare l'auto».
- Flash back: hai percepito immediatamente che potesse trattarsi di cosa seria?
«Se devo essere sincero, sì. Ho avvertito la chiara sensazione che il ginocchio si fosse girato, me lo sentivo "dietro". E anche il dottor Ermacora, pur con tutte le cautele, mi aveva detto di stare pronto, preparandomi all'eventualità peggiore. Anche se, fino a risonanza avvenuta, ho sperato di cavarmela con minor danno».
- Saranno mesi interminabili, adesso.
«Sono anch'io curioso di vedere come reagirò, visto che si tratta del primo, serio incidente della mia vita sportiva. Ma la voglia di tornare in campo è enorme: il basket mi piace da matti, è la mia vita, già se sto un giorno senza, sento che mi manca qualcosa».
- Dalla tua parte c'è anche il vantaggio della giovane età.
«Per fortuna. Ho ancora una carriera davanti, spero e voglio tornare più forte di prima, soprattutto a livello interiore».
- Dove arriverà la Snaidero orfana di Zacchetti?
«Beh, non perde di certo un...fenomeno. Ha le possibilità di disputare un buon campionato. Sino a che punto, però, non riesco ad indovinarlo».
La statistica (a questo punto definitiva) del numero sette udinese racconta di nove presenze su nove e 51 punti realizzati in 143 minuti di impiego. Dal campo: 50 per cento (13/26) da due e 33,3 (6/18) nelle triple, nonchè il 53,9 (7/13) nei liberi. Uno di questi, infilato allo scadere, è anche valso l'importantissimo successo di Messina. Venticinque, infine, i rimbalzi artigliati (5 in attacco, 20 in difesa), 17 palle perse e 2 recuperate, più una coppia di assist.
SITUAZIONE. Dopo l'unica seduta di ieri, durante la quale la squadra ha focalizzato le sue attenzioni su vizi e virtù della Lauretana Biella, prossimo ostacolo di domenica in Piemonte, oggi la Snaidero ritorna al doppio menu: al mattino dalle 10 alle 12 e alla sera, dalle 18 alle 20, sempre al palasport Carnera.
Roberto Zanitti
Prima l'intervento al ginocchio offeso (all'incirca tra una settimana), poi il lungo percorso rieducativo: e quando sarà il momento di tornare in campo, è assai probabile che la Snaidero abbia già terminato la sua missione. A meno di un problematico accesso ai play-off, infatti, maggio sarà già il tempo dei bilanci.
«A questo non penso, l'obiettivo principale è quello di guarire bene e ritornare un giocatore - spiega Zacchetti - anche se, attualmente, il morale non può essere altissimo. Oggi (ieri, ndr), intanto, mi è stato siringato del liquido e ho ripreso, almeno quello, a guidare l'auto».
- Flash back: hai percepito immediatamente che potesse trattarsi di cosa seria?
«Se devo essere sincero, sì. Ho avvertito la chiara sensazione che il ginocchio si fosse girato, me lo sentivo "dietro". E anche il dottor Ermacora, pur con tutte le cautele, mi aveva detto di stare pronto, preparandomi all'eventualità peggiore. Anche se, fino a risonanza avvenuta, ho sperato di cavarmela con minor danno».
- Saranno mesi interminabili, adesso.
«Sono anch'io curioso di vedere come reagirò, visto che si tratta del primo, serio incidente della mia vita sportiva. Ma la voglia di tornare in campo è enorme: il basket mi piace da matti, è la mia vita, già se sto un giorno senza, sento che mi manca qualcosa».
- Dalla tua parte c'è anche il vantaggio della giovane età.
«Per fortuna. Ho ancora una carriera davanti, spero e voglio tornare più forte di prima, soprattutto a livello interiore».
- Dove arriverà la Snaidero orfana di Zacchetti?
«Beh, non perde di certo un...fenomeno. Ha le possibilità di disputare un buon campionato. Sino a che punto, però, non riesco ad indovinarlo».
La statistica (a questo punto definitiva) del numero sette udinese racconta di nove presenze su nove e 51 punti realizzati in 143 minuti di impiego. Dal campo: 50 per cento (13/26) da due e 33,3 (6/18) nelle triple, nonchè il 53,9 (7/13) nei liberi. Uno di questi, infilato allo scadere, è anche valso l'importantissimo successo di Messina. Venticinque, infine, i rimbalzi artigliati (5 in attacco, 20 in difesa), 17 palle perse e 2 recuperate, più una coppia di assist.
SITUAZIONE. Dopo l'unica seduta di ieri, durante la quale la squadra ha focalizzato le sue attenzioni su vizi e virtù della Lauretana Biella, prossimo ostacolo di domenica in Piemonte, oggi la Snaidero ritorna al doppio menu: al mattino dalle 10 alle 12 e alla sera, dalle 18 alle 20, sempre al palasport Carnera.
Roberto Zanitti
Fonte:
Il Gazzettinoshare