News18/11/2003 14:06

Indagini sui più scalmanati del dopo derby


Roseto - Scavolini, lo si sapeva bene, era molto più che una partita di pallacanestro. Lo sapevano le forze dell’ordine – che hanno scortato i tifosi pesaresi per tutto il tratto di strada – lo sapevano in Abruzzo, tanto che l’evento era il più a rischio della giornata, a livello sportivo. Dentro il Palasport gli animi delle fazioni opposte sono stati in parte sedati, fuori lo scontro è degenerato. E a rimetterci sono stati soprattutto gli ospiti. Se l’è cavata con qualche danno ad uno dei pullman (il primo a ripartire) l’Inferno Biancorosso. «Siamo arrivati a Roseto un’ora prima del match - racconta un membro del club - e siamo stati bloccati in un campo buio. Ci hanno fatti scendere e ci hanno perquisiti. Siamo rimasti sui pullman mezz’ora fuori dal Palas, mentre alla fine siamo usciti tra le pietre. Inconcepibili i cori contro Giacomo e Bacco, li abbiamo umiliati sia in campo che fuori». Sono rientrati nella notte i giornalisti appiedati (è partita la denuncia). Grazie al buon senso e alla intraprendenza di sindaco e forze dell’ordine rosetane, il guaio è stato ricomposto. Almeno una dimostrazione di civiltà. Mentre per quel che riguarda i più facinorosi, sono in corso accertamenti da parte della Questura. Insomma, è successo di tutto: sono volate sul parquet bottiglie, scotch e poltroncine nuove di zecca e non sono stati risparmiati i fumogeni. Si è conclusa la trasferta più calda della stagione (ma a Roseto certi episodi non sono isolati) e già si pensa alla gara di ritorno.
Cam.Ca.

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