La Dolomiti Energia Trento cede nel Round 13 di Eurocup contro l’Hapoel Tel Aviv per 60-78 e resta con un record di 2-11. Non sono bastati i 15 punti di Atkins e i 14 di Flaccadori.
Avvio di partita solido dei padroni di casa che realizzano da lontano con i lunghi Atkins e Grazulis, fermando i primi voli sopra i 3.05 di Onuaku (9-4). Successivamente, Spagnolo firma anche il massimo vantaggio sul +8, prima che ancora Onuaku e le incursioni di Hoard ricuciono le distanze sul 18-16 da Atkins e compagni: il quarto si chiude poi le iniziative del play Brown dal palleggio impattando la partita a quota 20. Il punteggio si abbassa poi nel secondo periodo, quando comunque Forray e Conti siglano una bomba a testa per il +5, seguiti dai viaggi in lunetta vincenti di Munford e Brown per il 30-30. È poi Ladurner a prendersi la scena con i suoi ai jumper, assieme a Flaccadori e ai suoi fruttiferi viaggi in lunetta, rispondendo così colpo su colpo agli 1vs1 in post-basso di Onuaku e riuscendo a restare avanti all’intervallo lungo (40-37).
Ad inizio ripresa, Onuaku dal post-basso e Munford in penetrazione e da tre punti siglano uno 0-9 di break, interrotto solo dal jumper di Atkins del 42-46. Sono ancora gli israeliani poi a premere il pedale dell’acceleratore, cavalcando il post-basso di Onuaku per creare spazio alle triple di Ginat e McRae, quest’ultimo autore anche dal contropiede del 48-56. Sul finire del periodo, ancora McRae piazza l’appoggio del +10, prima che una lacrima di Forray interrompa l’emorragia bianconera sul 51-58 al 30° minuto. Anche nell’ultimo quarto, McRae accelera e crea anche per Timor e il tagliante Hoard, prima che Lockett scuota la Dolomiti Energia con il canestro e fallo del 53-65. Grazie a Timor in accelerazione e ai guizzi di Hoard e Munford, l’Hapoel prende definitivamente il largo e chiude la contesa sul 60-78.
I bianconeri adesso torneranno in campo domenica 5 febbraio alle 18.30 contro il Banco di Sardegna Sassari mentre in Eurocup giocheranno tra le mura amiche alle 20 contro il Turk Telekom Ankara.