Andrea Cinciarini, ad un solo assist dal record all-time detenuto da Gianmarco Pozzecco, ha dichiarato a Paolo Bartezzaghi su “La Gazzetta dello Sport", partendo dal suo primo assist distribuito nel lontano 30 settembre 2007 in Montegranaro-Avellino: “Quel primo non lo ricordo e fatico a individuare i più belli. Ho in mente quelli per le schiacciate al volo di James White a Reggio nel 2013/14, o quelli a Milano nel 2018 per Goudelock, Micov, Tarczewski, quando ho superato il primato di assist nelle finali scudetto. Sono pronto e concentrato, per me è un traguardo importantissimo. Ma prima di tutto però penso alla partita da vincere, dobbiamo recuperare terreno e dare continuità dopo il primo successo con Dragan Sakota in panchina”.
Sulla questione è intervenuto anche chi sta per essere superato, Gianmarco Pozzecco: “In questi casi si dice che i record sono fatti per essere battuti, in verità mi girano le balle perché ci tenevo. Di primati non ne ho molti. Sono contento per Andrea, se lo merita. È un bellissimo record negli assist perché diverso dagli altri, non è egoistico. Se lo godrà, com'è giusto. Certo, è l'ultima volta che si parlerà del mio record. Ma a quest'età tutto l'ego è quasi totalmente perso”.
“Superare il Poz – conclude Cinciarini - vuole dire che ho fatto tanto. Lo vedevo quando giocava a Varese o Bologna, e l'ho affrontato quando era a Capo d'Orlando: in campo era il genio in persona. Come Teodosic. I miei sono assist meno spettacolari, i suoi sono geniali. Lui e il Chacho Rodriguez, con cui sono stato a Milano, sono dei pittori. L'assist mi rappresenta in campo: mi piace dare il giusto ritmo alla squadra, mettere i compagni nelle condizioni di fare bene”.