News23/01/2005 14:30

La Viola si gode un fantastico tris

Davanti a 4000 spettatori i reggini suppliscono con il cuore alle lacune tecniche e brindano al terzo successo consecutivo


Il sindaco Giuseppe Scopelliti con la sciarpa della Viola al collo è il volto sorridente di una città intera che si riscopre innamorata della sua squadra. E anche il ritorno in campo per altri applausi dopo essere usciti con lo “scalpo” di Varese alla cintola è il sintomo che qualcosa in casa Viola sta cambiando. Intanto ci si può godere questa stupenda vittoria ottenuta contro una squadra sicuramente più forte della Viola. Coach Giuliani mandava in campo il quintetto forzato dalla necessità con Mazzarino e Larranaga guardie, Young e Blanchard ali e Casey Shaw al centro. I primi due tiri dei reggini erano due triple, Varese commetteva presto due falli, sicché al 3' il punteggio di 8-3 per la Viola era quasi naturale. Becirovic faceva fatica a tenere a Young e coach Magnago era costretto a spendere un time-out. Al 7' si tornava in parità (13-13) e Nolan cresceva a vista d'occhio. Il coach campione olimpico Ruben Magnano ordinava a Digbeu di pressare Mazzarino con l'evidente obiettivo di sfiancarlo, dall'altra parte, invece, i falli costringevano coach Giuliani a spedire sul campo Hansell al posto di Young. Il risultato finale al termine dei primi 10' premiava Varese 15-16 con il pubblico che rumoreggiava contro gli ultimi fischi dei tre “grigi” che suscitavano più di una perplessità. Blanchard lasciava il suo posto a Camata e Shaw teneva a galla la Viola (22-19 al 13'). Al 16' la Viola provava a scappare scavando un solco di sei lunghezze (27-21) con Young che chiudeva un contropiede innescato da Blanchard. Varese rispondeva con un parziale di 7-0 (27-28 al 18'), il terzo fallo di Blanchard imponeva la scelta di giocare con quattro esterni e a Young toccava prendersi cura di De Pol. La Viola ribatteva colpo su colpo, resisteva con il cuore e al riposo si andava con un solo punto che divideva le due squadre (29-30). Un risultato eccellente per la Viola che aveva tirato dal campo solo con un misero 27%. Si ricominciava con Camata in quintetto e la speranza che Blanchard e Larranaga riuscisero a far qualcosa di meglio dell'1/15 tirato nel primo tempo. Al 23' Young concretizzava un gioco da tre punti e rilanciava la Viola avanti 36-34. Mazzarino vinceva il duello sudamericano con Farabello, la zona 3-2 manteneva in linea di galleggiamento la Viola e Shaw trovava pure i canestri che la innalzavano sul 52-46 al 29'. Young mostrava tutto il suo talento Nba e una schiacciata di Blanchard chiudeva il terzo periodo dando ai reggini il buon margine di otto punti da gestire nell'ultimo quarto. Shaw lo cominciava alla grande dando il +10 (56-46) e Varese sembrava alle corde quando arrivava il quarto fallo di Blanchard. Digbeu centrava la triple che gridava al mondo che Varese era ancora viva (56-49). Un giro di lancette e arrivava pure il quarto fallo di Larranaga. Per la Viola cominciavano sette lunghi minuti di passione con otto punti ancora da gestire. Al 35' Varese faceva paura arrivando fino a -4 (58-54), ma Young ridava un po' di ossigeno con un 2/2 dalla lunetta (60-54). Becirovic si svegliava e segnava sei punti consecutivi, la Viola barcollava e, al 38', si ritrovava avanti solo di un punticino (62-61). Young realizzava solo un tiro libero (63-61), la Viola riusciva anche a divorarsi due contropiede, ma, tutto è bene quel che finisce bene, Hansell centrava un canestro che dava un'iniezione di sicurezza a 89” dalla sirena (65-61). Ancora Hansell (3/4 dalla lunetta) congelava la partita (68-61), dopo che un gran recupero di Larranaga aveva messo in cassaforte la vittoria. È tutto. Anzi è tanto.

Piero Gaeta

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