News19/05/2008 09:14
«Sarà una Virtus di cuore»
«Bisogna ricreare feeling tra squadra e tifosi»
UN ANNO di contratto e un ruolo, inizialmente, alla Markovski. Pasquali, Sabatini lo aveva confermato da tempo, sarà l’allenatore Virtus per il prossimo anno. Le giornate di Renato, in attesa della definizione del budget, trascorrono davanti al video, per visionare gli elementi che potrebbero interessare al club.
Pasquali, da dove riparte?
«Da Giovannoni e Blizzard. Ma questo non significa escludere gli elementi che sono già sotto contrattocome Lauwers, Garri, Lestini o lo stesso Barlera».
Lei è già al lavoro?
«Sto guardando tante cassette. E osservo soprattutto quelle dove ci sono scontri di un certo livello. Non possiamo farci ingannare dalle semplici cifre».
L’impressione è che lei possa avere il doppio ruolo di allenatore-general manager.
«Credo che in futuro non sarà così. O per lo meno non è la mia intenzione. Anche se ora ci stiamo muovendo in questo modo»
Qual è l’identikit della Virtus che lei vorrebbe assemblare?
«Una squadra di giocatori che faccia innamorare il pubblico. Vorrei giocatori abituati a non arrendersi mai. Sono quelli che possono infiammare il pubblico».
Un pubblico che ha manifestato più volte il proprio dissenso. Come recuperare il terreno perduto?
«Io dico che il pubblico Virtus è sempre innamorato della sua squadra, dei suoi simboli. Il tifoso Virtus è orgoglioso. E per certi versi sono quasi contento che sia arrabbiato. Significa che il feeling è rimasto, sarebbe stato molto peggio trovare indifferenza. Il malumore significa che il pubblico è pronto a innamorarsi di nuovo. E’ questo uno dei nostri obiettivi».
Ci sono tanti ragazzini in rampa di lancio: quali in prima squadra?
«Il primo nome che mi viene in mente è quello di Moraschini. Poi ce ne sono altri molto interessanti, Canelo e Stojkov. Stojkov mi piace, l’ho seguito anche in passato, perché ha la tempra del combattente. Ma dovremo fare delle valutazioni adeguate. Sono ragazzi che usciranno dall’orbita del settore giovanile: devono giocare. Se potranno darci una mano, sarò ben contento di allenarli. Diversamente preferirei che andassero in prestito altrove per farsi le ossa».
Dai giovani ai vecchietti il passo è breve: che fare di Best e Chiacig?
«Mi piacerebbe confermare Travis, ma bisognerà discutere di cifre E trattenendo Travis sarà necessario fare altre valutazioni».
Quali?
«L’età. Il fatto che possa saltare qualche partita. In caso di conferma dovremo trovare un elemento che possa affiancare Best e, in alcuni casi, prenderne anche il posto».
E Chiacig?
«La sua stagione è stata positiva. Alla fine ha accusato qualche problema alla schiena. Ma sarei contento di riaverlo».
Anderson e Holland?
«Sul secondo il discorso è già chiuso: andrà via. Non credo che Anderson voglia tornare in Italia. Proverà nella Nba e, per come è fatto, non è uno che ami allenarsi dal martedì al sabato. Preferisce il basket giocato e quest’anno non avremo le coppe».
Quali tempi si è dato per definire la squadra?
«Spero prima di Ferragosto. Questo per non avere poi problemi con i visti per le ambasciate chiuse».
E il suo staff?
«La mia riconferma è fresca. Adesso comincerò a guardarmi attorno. Servirà un assistente e un preparatore atletico».
Seguirà le Summer League Nba?
«Penso di andare a Las Vegas nel periodo compreso tra l’11 e 20 luglio. Vorrei dare un’occhiata a quella realtà per 4-5 giorni».
ALESSANDRO GALLO
Pasquali, da dove riparte?
«Da Giovannoni e Blizzard. Ma questo non significa escludere gli elementi che sono già sotto contrattocome Lauwers, Garri, Lestini o lo stesso Barlera».
Lei è già al lavoro?
«Sto guardando tante cassette. E osservo soprattutto quelle dove ci sono scontri di un certo livello. Non possiamo farci ingannare dalle semplici cifre».
L’impressione è che lei possa avere il doppio ruolo di allenatore-general manager.
«Credo che in futuro non sarà così. O per lo meno non è la mia intenzione. Anche se ora ci stiamo muovendo in questo modo»
Qual è l’identikit della Virtus che lei vorrebbe assemblare?
«Una squadra di giocatori che faccia innamorare il pubblico. Vorrei giocatori abituati a non arrendersi mai. Sono quelli che possono infiammare il pubblico».
Un pubblico che ha manifestato più volte il proprio dissenso. Come recuperare il terreno perduto?
«Io dico che il pubblico Virtus è sempre innamorato della sua squadra, dei suoi simboli. Il tifoso Virtus è orgoglioso. E per certi versi sono quasi contento che sia arrabbiato. Significa che il feeling è rimasto, sarebbe stato molto peggio trovare indifferenza. Il malumore significa che il pubblico è pronto a innamorarsi di nuovo. E’ questo uno dei nostri obiettivi».
Ci sono tanti ragazzini in rampa di lancio: quali in prima squadra?
«Il primo nome che mi viene in mente è quello di Moraschini. Poi ce ne sono altri molto interessanti, Canelo e Stojkov. Stojkov mi piace, l’ho seguito anche in passato, perché ha la tempra del combattente. Ma dovremo fare delle valutazioni adeguate. Sono ragazzi che usciranno dall’orbita del settore giovanile: devono giocare. Se potranno darci una mano, sarò ben contento di allenarli. Diversamente preferirei che andassero in prestito altrove per farsi le ossa».
Dai giovani ai vecchietti il passo è breve: che fare di Best e Chiacig?
«Mi piacerebbe confermare Travis, ma bisognerà discutere di cifre E trattenendo Travis sarà necessario fare altre valutazioni».
Quali?
«L’età. Il fatto che possa saltare qualche partita. In caso di conferma dovremo trovare un elemento che possa affiancare Best e, in alcuni casi, prenderne anche il posto».
E Chiacig?
«La sua stagione è stata positiva. Alla fine ha accusato qualche problema alla schiena. Ma sarei contento di riaverlo».
Anderson e Holland?
«Sul secondo il discorso è già chiuso: andrà via. Non credo che Anderson voglia tornare in Italia. Proverà nella Nba e, per come è fatto, non è uno che ami allenarsi dal martedì al sabato. Preferisce il basket giocato e quest’anno non avremo le coppe».
Quali tempi si è dato per definire la squadra?
«Spero prima di Ferragosto. Questo per non avere poi problemi con i visti per le ambasciate chiuse».
E il suo staff?
«La mia riconferma è fresca. Adesso comincerò a guardarmi attorno. Servirà un assistente e un preparatore atletico».
Seguirà le Summer League Nba?
«Penso di andare a Las Vegas nel periodo compreso tra l’11 e 20 luglio. Vorrei dare un’occhiata a quella realtà per 4-5 giorni».
ALESSANDRO GALLO
Fonte:
Il Resto del Carlinoshare