News29/04/2008 13:56

Benetton prepara una "tabula rasa"

La prima incognita da risolvere è quella del giemme Atripaldi


Il giorno dopo l'epilogo del campionato è tempo di tirare le somme. Qualcosa però, in casa biancoverde, non torna. Infatti da settembre a domenica scorsa se ne sono andati, ad uno ad uno, tutti i possibili traguardi ed obiettivi del club trevigiano.

La Benetton ha così sciupato l'occasione per rientrare in Eurolega, nonostante il triennale che gli garantiva il posto fino al 2009, nonché quella di rimettere piede nei play off per il secondo anno consecutivo, considerando l'ingiusta estromissione della passata stagione per vicende extrasportive legate al caso Lorbek. Così, dopo un po' di purgatorio trascorso anche in Uleb Cup, ora alla Benetton non rimane che pensare alla nuova pianificazione, focalizzata solo ed esclusivamente sul campionato e senza distrazioni ed impegni continentali. Uno smacco incredibile, soprattutto perché maturato dopo un anno tribolato, fatto di esoneri in corsa, polemiche e battibecchi fra giocatori e tifosi. Insomma, un disastro sotto tutti i fronti.

ATRIPALDI - Da dove ripartire? Anzitutto bisognerà sciogliere il nodo legato al general manager. Ieri il piemontese era in riunione con il suo assistente Massimo Iacopini, ma dalle dichiarazioni rilasciate domenica sera in sala stampa al termine della gara con Teramo, vi sono più dubbi che certezze sul suo conto, circa una sua permanenza a Treviso. Ora la palla passerà alla proprietà ed alla dirigenza, le quali dovranno valutare anche se Atripaldi avrà la volontà di rimanere per la costruzione di una nuova sfida, senza Eurolega e con molte incognite.

Forse però, paradossalmente, Atripaldi non dovrebbe più aver a che fare con giocatori scelti da altri, da precedenti gestioni, ma potrebbe davvero costruire una formazione a sua immagine e somiglianza, senza compromessi e con idee molto chiare su come e dove indirizzare gli sforzi economici messi in ballo.

MAHMUTI - Arrivato a stagione in corso, dopo la fallimentare parentesi di Ramagli, il coach macedone vanta ancora due anni di contratto. Tuttavia è presto per capire se siederà anche a settembre sulla panchina della Benetton, certo è che moltissimo dipenderà da chi costruirà la squadra attorno a lui.

SORAGNA - Ci sarà una grossa rivoluzione che interesserà il parco giocatori. Capitan Matteo Soragna vanta ancora un anno di contratto e non intenderebbe lasciare Treviso prima di allora, anzi vorrebbe valutare, insieme a chi dirigerà, se ci saranno gli estremi per un eventuale prolungamento.

GIGLI - Anche Angelo ha un altro anno di contratto, però considerato il suo negativo rendimento in questa stagione e l'altissimo ingaggio (in dote dalla precedente gestione), non è escluso che la società lo metta sul mercato, per provare a trovare una soluzione che accontenti tutti. Anche perché, ad essere onesti, il romano era approdato in biancoverde lusingato pure dal triennale in Eurolega, onorato solo una stagione e poi prontamente disatteso dagli eventi.

MORDENTE - Marco invece, dopo tre stagioni, è in scadenza di contratto. La sua volontà, dichiarata, è quella di trovare un accordo, anche perché desidererebbe fortemente rimanere a Treviso. Però a dividere le parti sinora è stato solamente l'aspetto economico, condito ora dal mancato approdo in Eurolega.

I GIOVANI - Lieta novella i baby, con Renzi che ha mostrato notevoli progressi. Sarà lui uno dei punti forti della prossima Benetton, insieme a Martinoni e magari anche Rullo, che si è fatto le ossa in LegA2.

STRANIERI - Chalmers avrebbe un altro anno di contratto; per come ha finito la stagione potrebbe anche restare, ma i suoi connazionali Austin e Gaines sono invece dati già in partenza, come anche Mensah-Bonsu, che tenterà di giocare innanzitutto la carta Nba.

Quanto al turco Atsur, ci sarebbero ancora due stagioni di contratto, ma non è detto che rimanga.

PRESTITI - Da definire poi le posizioni di Maresca (anche ieri tornato a Treviso considerati i due giorni di riposo concessi da Milano in vista dei play off, che dovrebbe comunque rientrare alla base), di Fantoni (in forse il suo rientro da Livorno), ma anche di Crosariol e George.

Francesco Maiano


share

news