News13/04/2008 08:59

Sacripanti: «Vinto a modo loro: con un canestro in più»


SACRIPANTI appare pallido, sfinito da una maratona del canestro come poche volte si è visto quest’anno. Qualche brivido di troppo, dopo aver dominata: «Ma per noi è una vittoria importantissima contro una squadra che ha giocato fin qui la miglior pallacanestro del campionato insieme ad Avellino, ed esclusi i marziani di Siena — puntualizza il coach —. Sono molto contento perché li abbiamo sfidati faccia a faccia, a chi faceva un canestro in più, sapendo che il loro attacco è una mitraglia. Ma l’abbiamo spuntata noi. E’ vero, a tratti siamo stati disattenti sul pressing perdendo alcuni palloni e il pick and roll di Pozzecco, che eravamo riusciti a contenere per larghi tratti di gara, alla fine ci ha dato qualche problema. Abbiamo avuto un calo e non siamo stati abbastanza feroci in quel momento». Si poteva forse interpretare la partita in altro modo? «Loro giocano così dall’inizio della stagione: potevamo fare la scelta di rallentare il ritmo e diminuire il numero dei tiri oppure accettare di giocarla sui loro ritmi, che abbiamo comunque nel nostro bagaglio. La differenza — spiega Sacripanti — è che la Pierrel è abituata a non deprimersi quando prende canestro perché cerca subito la replica. Chi non interpreta così il basket si trova spiazzato». Un parere su Slay dopo il mea culpa di qualche giorno fa? «Ho già detto che la situazione se l’era creata lui da solo, sbagliando tante cose, ed è giusto che ne venga fuori da solo, con dedizione. Vediamo se tiene botta, se sarà bravo a fare le stesse cose quando farà qualche errore, oppure se gli fischieranno qualcosa che lo farà arrabbiare. Lasciatemi fare una menzione per Pasco, uomo decisivo in difesa». Sacchetti è rammaricato per la grande occasione nel finale: «Abbiamo recuperato e poi perso la palla decisiva però c’era infrazione di campo. Un peccato, avrei voluto vedere cosa succedeva. Abbiamo anche forse esasperato troppo il nostro modo di giocare».
Elisabetta Ferri

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