News06/11/2002 15:00

Capitan Parente stringe i denti

Deve recuperare. Per Mc Leod e Giachetti è tutto ok


LIVORNO. La prima maglia azzurra della carriera è rimasta chiusa nella borsa. Daniele Parente, il capitano e l'uomo simbolo di questa Mabo che sta stupendo la platea del basket italiano, ha partecipato al raduno di Torino con la nazionale di Carlo Recalcati, ma per problemi fisici non è riuscito ad allenarsi col resto del gruppo e ha dovuto assistere alle sedute da bordo campo. Leggermente meglio è andata a Jacopo Giachetti, l'altro convocato di Livorno, il quale ha dovuto saltare il primo giorno di lavoro a causa della solita infiammazione al ginocchio, ma è riuscito a scendere sul parquet nella giornata di ieri.
Peccato per entrambi, soprattutto per Parente, il quale non ha potuto farsi vedere all'opera dal cittì. La speranza è che abbia a breve una seconda chance, magari non alla pausa di novembre quando la nazionale si giocherà l'accesso agli Europei di Svezia, ma a quella successiva. A fermare il capitano è stato un dolore alla schiena, che era emerso già nella giornata di sabato, e che dopo la partita contro Milano si è accentuato notevolmente. E così Parente è salito lo stesso al collegiale di Torino per questa prima chiamata con la nazionale maggiore, ma non è riuscito ad allenarsi. Purtroppo due giorni potrebbero non bastare al play amaranto per riprendersi ed è probabile che anche oggi debba saltare la seduta con la Mabo e sottoporsi alle cure Valerio Zucconi, l'osteopata di fiducia della società. Giachetti invece non si è allenato lunedì con la nazionale, ma la cosa era stata concordata a tavolino tra la società livornese e Recalcati. «Avevamo parlato della questione a Varese insieme al cittì - spiega Massimo Faraoni - Jacopo ogni lunedì osserva una giornata di riposo dedicata alle terapie e così ha fatto anche questo lunedì nonostante la convocazione a Torino». 24 ore di stop precauzionale, dopo le quali Giachetti ha potuto effettuare il suo primo allenamento con la nazionale maggiore. I due play sono rientrati ieri sera da Torino, mentre la squadra si stava allenando nella palestra di via Pera. Il gruppo della prima squadra è stato completato con alcuni juniores. Presente Keith Mc Leod, il quale finalmente è riuscito ad allenarsi per due ore col resto della squadra, senza pause e senza problemi. Il dolore all'alluce che lo aveva bloccato venerdì è dimenticato, il ginocchio sta bene, ora per la scheggia dell'Ohio si tratta solo di ritrovare confidenza col parquet, fiducia nei propri mezzi, sicurezza. «I tre giorni di stop per colpa di quel piede hanno sicuramente penalizzato il giocatore nella sfida contro Milano - continua il giemme - peccato, perchè Mc Leod aveva recuperato dall'infortunio al menisco a tempo di record e stava bene. Adesso finalmente potrà lavorare col gruppo».
Giulio Corsi

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