News04/11/2002 12:11
Crespi non si dà pace: «Due punti gettati via»
L’allenatore della Scavolini torna al convulso finale con la Pompea
PESARO - Fulmini e saette. Non c’è bisogno di vederlo per capire che è scuro in volto, fumante, Marco Crespi, solitamente pimpante e allegro, dall’altra parte della cornetta.
Facile dedurre che non abbia dormito molto, la notte dopo il fattaccio. Funereo nell’insieme, ma più che arrabbiato dice di essere deluso, «per il risultato, che non è meritato ma è pur sempre il risultato della partita».
La ricostruzione degli ultimi, scriteriati quattro minuti è lucida, come fosse la descrizione di un assassinio (e suicidio insieme) avvenuto sotto gli occhi, in pieno giorno. «Contro la zona abbiamo iniziato con due tiri troppo affrettati, che hanno tolto il nostro ritmo alla gara, poi ancora tre conclusioni completamente sbagliate, con il campo aperto e - contemporaneamente - loro hanno centrato due soluzioni quasi impossibili».
Non passano mai di moda i personali sbagliati che, quando si perde di misura, pesano il doppio... «Continuiamo a lavorarci - prosegue uno scosso Marco Crespi - Ognuno pecca per mancanza di concentrazione, determinazione o impatto emotivo». Ma anche nel tiro da tre la Scavolini si guadagna un pollice verso. Volontaria trenta volte all’interrogazione, solo sei risposte convincenti. Insufficiente.
Napoli è uno squadrone, e non ci piove. Ha una batteria di papabili ad accendersi da far paura alle prime della classe. Tutti aspettavano che esplodesse Greer e invece ci ha pensato Jones, l’omaccione con le scarpette (azzurre) bioniche, a schiodare la sua squadra da quota zero, nella colonnina delle vittorie in trasferta.
La Scavolini non ha saputo opporre un “go-to-guy" all’altezza, perchè Norm Richardson non è mai entrato in partita (e Beric in borghese si teneva il gomito). «Per lui è stata una serata negativa - si limita a commentare il suo coach».
E’ andata un po’ meglio per Gilbert e Christoffersen (su McGhee è tutto chiaro come il sole), che hanno sfruttato a dovere lo spazio concesso loro, elargendo un buon contributo... «Non mi piace parlare dei singoli, specialmente dopo una partita del genere. E’ fondamentale avere una rotazione di dieci uomini e tutti devono capire che è necessario dare il proprio meglio, quando vengono utilizzati. Nessuno può avere minuti di riscaldamento in campo».
La classifica è sempre più grigia, e il calendario - con due trasferte, in casa della Skipper e a Livorno - torna a farsi in salita... «E’ lo stesso da luglio - taglia corto l’allenatore biancorosso - l’unica cosa che cambia è che una gara dominata per 38’ non deve essere buttata via. Negli accoppiamenti individuali Napoli è più forte di noi, per 38’ abbiamo messo in pratica concetti di squadra, poi l’aggressività è calata e ci siamo rilassati, pensando di avere già vinto».
Oggi - dopo un giorno di riposo - si ricomincia la settimana di lavoro (Malaventura è partito per Torino, con la Nazionale). Singolo allenamento nel pomeriggio a Baia Flaminia e seduta unica anche domani.
Intanto l’Inferno Biancorosso si organizza per la trasferta di domenica prossima a Bologna (si gioca in Piazza Azzarita). Si parte alle 15 dal vecchio Palas, il tutto al prezzo di 25 euro. Per informazioni e/o iscrizioni, rivolgersi al Bar Romeo (tel. 0721/370206).
Camilla Cataldo
Facile dedurre che non abbia dormito molto, la notte dopo il fattaccio. Funereo nell’insieme, ma più che arrabbiato dice di essere deluso, «per il risultato, che non è meritato ma è pur sempre il risultato della partita».
La ricostruzione degli ultimi, scriteriati quattro minuti è lucida, come fosse la descrizione di un assassinio (e suicidio insieme) avvenuto sotto gli occhi, in pieno giorno. «Contro la zona abbiamo iniziato con due tiri troppo affrettati, che hanno tolto il nostro ritmo alla gara, poi ancora tre conclusioni completamente sbagliate, con il campo aperto e - contemporaneamente - loro hanno centrato due soluzioni quasi impossibili».
Non passano mai di moda i personali sbagliati che, quando si perde di misura, pesano il doppio... «Continuiamo a lavorarci - prosegue uno scosso Marco Crespi - Ognuno pecca per mancanza di concentrazione, determinazione o impatto emotivo». Ma anche nel tiro da tre la Scavolini si guadagna un pollice verso. Volontaria trenta volte all’interrogazione, solo sei risposte convincenti. Insufficiente.
Napoli è uno squadrone, e non ci piove. Ha una batteria di papabili ad accendersi da far paura alle prime della classe. Tutti aspettavano che esplodesse Greer e invece ci ha pensato Jones, l’omaccione con le scarpette (azzurre) bioniche, a schiodare la sua squadra da quota zero, nella colonnina delle vittorie in trasferta.
La Scavolini non ha saputo opporre un “go-to-guy" all’altezza, perchè Norm Richardson non è mai entrato in partita (e Beric in borghese si teneva il gomito). «Per lui è stata una serata negativa - si limita a commentare il suo coach».
E’ andata un po’ meglio per Gilbert e Christoffersen (su McGhee è tutto chiaro come il sole), che hanno sfruttato a dovere lo spazio concesso loro, elargendo un buon contributo... «Non mi piace parlare dei singoli, specialmente dopo una partita del genere. E’ fondamentale avere una rotazione di dieci uomini e tutti devono capire che è necessario dare il proprio meglio, quando vengono utilizzati. Nessuno può avere minuti di riscaldamento in campo».
La classifica è sempre più grigia, e il calendario - con due trasferte, in casa della Skipper e a Livorno - torna a farsi in salita... «E’ lo stesso da luglio - taglia corto l’allenatore biancorosso - l’unica cosa che cambia è che una gara dominata per 38’ non deve essere buttata via. Negli accoppiamenti individuali Napoli è più forte di noi, per 38’ abbiamo messo in pratica concetti di squadra, poi l’aggressività è calata e ci siamo rilassati, pensando di avere già vinto».
Oggi - dopo un giorno di riposo - si ricomincia la settimana di lavoro (Malaventura è partito per Torino, con la Nazionale). Singolo allenamento nel pomeriggio a Baia Flaminia e seduta unica anche domani.
Intanto l’Inferno Biancorosso si organizza per la trasferta di domenica prossima a Bologna (si gioca in Piazza Azzarita). Si parte alle 15 dal vecchio Palas, il tutto al prezzo di 25 euro. Per informazioni e/o iscrizioni, rivolgersi al Bar Romeo (tel. 0721/370206).
Camilla Cataldo
share