News15/09/2006 09:02
Ettore e Denis, attenti a quei due
Il coach del Cska: «Sappiamo che sarà difficile ripeterci»
Ettore Messina e Denis Marconato hanno scritto insieme pagine fondamentali della storia della Benetton Basket. Per tre anni hanno lottato in biancoverde, ora sono avversari europei di Treviso e faranno di tutto per cercare di batterla. Da quando se ne sono andati, alla fine della stagione 2004-2005, non hanno mai avuto l’opportunità di essere al Palaverde da avversari, anche se Messina, ieri premiato ad Atene con il Gomelski Trophy, la Benetton l’ha già battuta a Jesolo martedì. «Girone duro - dice il coach del Cska - ci sono club con grandi budget, poi Napoli, debuttante ricca di entusiasmo. Non sarà facile passare in trasferta, come giocare in certi campionati nazionali molto duri e poi in Coppa a metà settimana. Noi abbiamo modificato un pò il roster ma sappiamo che ripetersi l’anno dopo aver vinto non è mai facile». Denis Marconato, tre scudetti biancoverdi, già si immagina quando sbucherà dal tunnel del Palaverde in maglia blaugrana. «In questo momento però sinceramente non so che sensazioni avrò quando giocherò a Treviso (il 20 o 21 dicembre ndr), per me è un’esperienza completamente nuova. Spero comunque sia positiva: con la Benetton mi sono lasciato consensualmente, senza polemiche, quindi credo che l’accoglienza dei tifosi nei miei confronti sarà buona». Tranquillo, non succederà come con Bulleri. Che rapporti hai ancora con la Benetton? «Mi sento spesso con Soragna, che ho rivisto in nazionale con Mordente e Gigli, ogni tanto torno a Treviso dove stanno i miei genitori, l’ultima volta sono passato in sede a salutare tutti, a cominciare dal presidente. In fondo alla Benetton sono rimasto 10 anni, è la squadra dove sono nato e cresciuto, ricordo le battaglie in passato proprio contro il Barcellona. Credo che l’emozione comunque ci sarà, magari poi sparirà giocando». Confessa che in fondo sei rimasto un casual. «Beh, l’unica squadra italiana di cui m’importi veramente è la Benetton, non sapete quando felice sia stato dello scudetto che avete vinto, anzi doppiamente felice feliceperché l’avete strappato alla Fortitudo...». Avete due finalisti dei mondiali, Navarro e Kakiouzis, ma dovete anche riscattare una stagione deludente. «Sì, ora speriamo di cominciare bene quella nuova, tra poco abbiamo la Supercoppa a Malaga. Con Ukic, Kasun e Lakovic ci siamo rafforzati, però ancora non siamo al completo, Navarro appena tornato dal Giappone s’è infortunato al quadricipite, così come Grimau. Ma per l’inizio delle gare ci saremo tutti». (Si. Fo.)
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