News17/03/2006 09:38

Morovic scalpita ai box «Virtus, ti darò una mano»

Il regista non è guarito: a Cantù starà ancora a guardare


Vedran Morovic e Kris Lang stanno a guardare. Entrambi restano in forse per la trasferta di Cantù (che intanto ha ingaggiato Doremus Bennerman, già visto all’opera a Roma e poi a Teramo), ma le condizioni più preoccupanti sono quelle dello statunitense. L’ex giocatore di Malaga non si allena da quasi un mese per la fascite plantare: la Virtus potrebbe decidere di fermarlo. Chi scalpita per rientrare, invece, è Morovic: in passato non gli era mai capitano una contrattura (alla schiena) del genere, capace di costringerlo a disertare due partite consecutive. «Restare fuori mi dispiace – dice – perché non posso aiutare i compagni. Però la Virtus vince e diverte lo stesso e questo è un bel punto di partenza». Per Vedran terapie e allenamento differenziato, ma ancora qualche dubbio sulla data del rientro.
«Sinceramente non lo so nemmeno io – ammette – ogni giorno che passa sto meglio, ma non abbastanza per poter essere utile».
Non gioca, Vedran, ma osserva e assimila. Comincia a parlare qualche parola di italiano, ha preso coscienza del gruppo nel quale è stato inserito. «I miei compagni sono perfetti – sottolinea – credo che tecnicamente la Virtus sia una squadra con tanto talento. Io devo prestare attenzione, perché devo inserirmi in un sistema che funziona, e funziona bene, da diversi mesi. Per questo devo mettermi al servizio del gruppo».
La Virtus ha bisogno di lui perché Di Bella, in regia, è troppo solo. Morovic assapora il momento del rientro. «Sono venuto qua per dare una mano alla Virtus. Credo di poter essere utile alla causa e di poter, con il mio gioco e le mie caratteristiche, migliorare il gruppo.
Non so dove potremmo arrivare. Questo, però, lo posso confermare, è un gruppo serio che prepara con grande scrupolo ogni partita. Ci concentriamo su una sfida per volta e, ora, dobbiamo pensare solo a Cantù».
Giornata di saluti, ieri, per Nacho Rodilla. Il play spagnolo ha transato il contratto. Ieri, commosso, ha stretto tante mani, scambiato abbracci e pacche sulla schiena. Prima di tornare in Spagna, però, si fermerà qualche giorno ad Avellino dove ha lasciato tanti amici.
Oggi, infine, il Gruppo Sabatini presenterà nell’ambito del Saiedue il progetto Virtus Cafè. «La Virtus non è solo il marchio di una squadra, ma il simbolo di una comunità che condivide valori e stili di vita», dice Claudio Sabatini che oggi, al suo fianco, avrà Andrea Mingardi, Zare Markovski, Fabio Di Bella e Andres Pelussi.

Alessandro Gallo

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