News13/03/2006 08:56

Viola ormai in caduta libera

I neroarancio non entrano mai in partita a Reggio Emilia e subiscono l'ennesima sconfitta pesante della stagione


Neanche nel derby fra le due Reggio la Viola riesce a conquistare la vittoria. Le premesse erano ideali per i neroarancio. La Bipop Carire, con il marchio Renzo Landi, era stata eliminata martedì sera in Uleb dai serbi dell'Hemofarm di Vrsac. Era senza il suo cannoniere principe Blizzard e con gli altri bomber Minard e McIntyre, ancora in precarie condizioni fisiche. I playoff per la Reggio d'Emilia sono lontani 6 punti, troppi per una squadra sempre acciaccata.
Vero è che in casa la formazione di Frates ha perduto soltanto tre partite su diciannove, fra coppa e campionato, tuttavia se c'era un momento in cui poteva rilassarsi era proprio ieri. Invece niente. Già nel primo quarto i neroarancio sono usciti dalla partita: 25-10 all'8'36'', errori su errori. Il primo quarto terminava sul 29-14 e si capiva che salvo crolli dei padroni di casa la partita era segnata.
La Viola concedeva contropiedi, schiacciate, tiri facili. In attacco era discreta (due canestri da 3 punti di Yarbrough, 33-19) ma la difesa decisamente era inadeguata. Minard e Carra punivano dalla lunga distanza e così il margine si dilatava sul 39-22.
Mc Coy provava a dare una scossa e a guidare la rimonta, mentre i biancorossi emiliani giocavano per lo spettacolo: il gap non si riduceva: 46-24 al quarto d'ora. Mc Coy veniva stoppato da Humphrey, Zig concedeva un canestro facile a Ortner, la Viola era di nuovo doppiata sul 50-24. Non c'era proprio partita ed era un peccato.
Un anno fa la Viola era passata a Reggio dopo due tempi supplementari, coltivando nuove speranze per la rincorsa salvezza, ieri sera non ha mai dato la sensazione di poter rientrare in corsa per il consueto obiettivo. Zorzi stavolta non fa miracoli, i suoi regalano solamente qualche scampolo di buone soluzioni offensive.
Ancor prima dell'intervallo Frates impiegava Infante, mentre il tabellone segnava 52-26 al 18'. Deludeva in particolare Aj Guyton, che poco lontano da qui, a Bologna, aveva firmato il ritorno in serie A della Virtus Bologna. Nel terzo quarto la musica non cambiava. La Viola finiva sotto di 34, sul 72-38, a conferma che forse in questo momento tra le due squadre c'è già una categoria di differenza. I nerarancio non riuscivano a rendere il ritardo più dignitoso. Pessima circolazione, ritmo lento. L'unico lampo si registrava sul -34 del 31', con un parzialino di 2-8. Frates chiamava un nuovo minuto di sospensione, Zorzi non gradiva ma non replicava. Reggio Emilia ripartiva di slancio, portandosi sul 91-56. Alla Viola non restava che provare ad arginare la furia di Reggio Emilia che non superava quota 100. Soddisfazione da poco per i neroarancio che continuano a precipitare verso il baratro e che nella trasferta di ieri hanno davvero deluso le attese della vigilia. C'era la possibilità di uscire almeno a testa alta dal parquet. Non è riuscito neanche questo.
Vanni Zagnoli

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