News27/04/2005 08:52
Ora Lardo teme la beffa "Meritiamo il quarto posto"
"Ma senza Fajardo non siamogli stessi"
Di corsa a Reggio Emilia, senza rifiatare. Non c´è il tempo di sentire quanto fa male lo schiaffone rimediato a Biella e forse è un bene. C´è il quarto posto da conservare tra Reggio Emilia e l´ultima contro Udine, c´è il mercato da scandagliare per trovare l´ultimo pezzo del mosaico entro giovedì. Guillaume Yango, il francesone arrivato in prova, probabilmente non verrà tenuto. Rimangono tre alternative: un altro lungo, il veterano Franko Nakic che è un´ala, oppure avanti così.
Coach Lardo, a Biella l´Armani ha incassato la peggiore sconfitta dell´anno. Come la giustifica?
«Non la giustifico, come avevo già fatto domenica sera. Ma dico che abbiamo vissuto vari momenti in questa stagione, anche difficili. E ogni volta che è arrivato il momento della verità la mia squadra ha reagito, ci siamo sempre rialzati. Questo è un altro momento delicato».
Per aver perso con l´ultima in classifica? Per la sconfitta con Siena che vi ha tolto una fetta d´Eurolega?
«No, perché sarebbe una beffa scivolare oltre il quarto posto. Dopo un´annata passata sempre lì brucerebbe troppo».
Non eravate mai scesi oltre il secondo posto, sebbene in coabitazione, fino a domenica sera. Ora gravitate tra quarto e quinto: crede sia questo il reale valore dell´Armani?
«Credo che ci competa un posto tra le prime quattro. Quale, lo vedremo. Ce lo meritiamo, ce lo siamo guadagnato con un ruolino di marcia che ha fatto anche cambiare obiettivi in corsa alla società. E dobbiamo tenercelo stretto».
Ruolino che però, nel girone di ritorno, è stato di 8 vittorie e 7 sconfitte. Tutt´altro che esaltante.
«Vero, però ricordo le assenze di Fajardo nell´ultimo mese e di Coldebella a febbraio, le nostre due anime difensive. Non è una scusa, è un fattore importante. E poi, forse, avevamo viaggiato troppo veloce prima. Per cui l´otto a sette non è del tutto soddisfacente, ma ci può stare».
Fajardo si è infortunato un mese fa, adesso è una corsa contro il tempo per trovare un sostituto. Non è che vi siete mossi con troppa flemma?
«Al contrario, ci siamo guardati molto in giro ma non abbiamo trovato nulla. Uno come Diego in giro non c´è e poi per un po´ ce la siamo cavata con Maravic in quella posizione».
Cosa pensa del ragazzo in prova, Guillaume Yango?
«È interessante, non lo boccio, ma è spaesato e questa sarebbe la sua prima esperienza da professionista, avendo giocato solo al college in America. Vediamo: se troviamo qualcosa di meglio bene, altrimenti chiederò alla società di tenere Yango, ma solo per dare una mano in allenamento».
Torniamo alla squadra. Cos´è che non funziona?
«In difesa torno sulle assenze, soprattutto quella di Fajardo, per tutto quel lavoro invisibile sui palloni sporchi, per quell´energia che ci mette. In attacco, tolta la partita di Biella in cui non salvo nulla, i problemi maggiori li abbiamo avuti con Siena. Ci sono momenti in cui teniamo il pallone fermo, non muoviamo gli uomini, finiamo per metterci in mano agli esterni che tirano con l´uomo addosso. Ma complessivamente la squadra c´è».
La fame, però, va e viene. Contro Reggio Emilia ci sarà?
«Non ho dubbi. E non m´interessa nemmeno delle motivazioni della Bipop, che è in ritiro da due giorni. Loro ci tengono, ma noi dobbiamo difendere il quarto posto. I ragazzi lo sanno: stavolta non va sbagliato approccio».
All´orizzonte c´è il derby di playoff con Cantù. Che sfida sarà?
«Durissima, come dimostrano le due partite di stagione regolare. Ma abbiamo due settimane per prepararci: adesso voglio solo vedere volontà, sederone basso e maturità per queste due partite. I playoff saranno un altro campionato».
MASSIMO PISA
Coach Lardo, a Biella l´Armani ha incassato la peggiore sconfitta dell´anno. Come la giustifica?
«Non la giustifico, come avevo già fatto domenica sera. Ma dico che abbiamo vissuto vari momenti in questa stagione, anche difficili. E ogni volta che è arrivato il momento della verità la mia squadra ha reagito, ci siamo sempre rialzati. Questo è un altro momento delicato».
Per aver perso con l´ultima in classifica? Per la sconfitta con Siena che vi ha tolto una fetta d´Eurolega?
«No, perché sarebbe una beffa scivolare oltre il quarto posto. Dopo un´annata passata sempre lì brucerebbe troppo».
Non eravate mai scesi oltre il secondo posto, sebbene in coabitazione, fino a domenica sera. Ora gravitate tra quarto e quinto: crede sia questo il reale valore dell´Armani?
«Credo che ci competa un posto tra le prime quattro. Quale, lo vedremo. Ce lo meritiamo, ce lo siamo guadagnato con un ruolino di marcia che ha fatto anche cambiare obiettivi in corsa alla società. E dobbiamo tenercelo stretto».
Ruolino che però, nel girone di ritorno, è stato di 8 vittorie e 7 sconfitte. Tutt´altro che esaltante.
«Vero, però ricordo le assenze di Fajardo nell´ultimo mese e di Coldebella a febbraio, le nostre due anime difensive. Non è una scusa, è un fattore importante. E poi, forse, avevamo viaggiato troppo veloce prima. Per cui l´otto a sette non è del tutto soddisfacente, ma ci può stare».
Fajardo si è infortunato un mese fa, adesso è una corsa contro il tempo per trovare un sostituto. Non è che vi siete mossi con troppa flemma?
«Al contrario, ci siamo guardati molto in giro ma non abbiamo trovato nulla. Uno come Diego in giro non c´è e poi per un po´ ce la siamo cavata con Maravic in quella posizione».
Cosa pensa del ragazzo in prova, Guillaume Yango?
«È interessante, non lo boccio, ma è spaesato e questa sarebbe la sua prima esperienza da professionista, avendo giocato solo al college in America. Vediamo: se troviamo qualcosa di meglio bene, altrimenti chiederò alla società di tenere Yango, ma solo per dare una mano in allenamento».
Torniamo alla squadra. Cos´è che non funziona?
«In difesa torno sulle assenze, soprattutto quella di Fajardo, per tutto quel lavoro invisibile sui palloni sporchi, per quell´energia che ci mette. In attacco, tolta la partita di Biella in cui non salvo nulla, i problemi maggiori li abbiamo avuti con Siena. Ci sono momenti in cui teniamo il pallone fermo, non muoviamo gli uomini, finiamo per metterci in mano agli esterni che tirano con l´uomo addosso. Ma complessivamente la squadra c´è».
La fame, però, va e viene. Contro Reggio Emilia ci sarà?
«Non ho dubbi. E non m´interessa nemmeno delle motivazioni della Bipop, che è in ritiro da due giorni. Loro ci tengono, ma noi dobbiamo difendere il quarto posto. I ragazzi lo sanno: stavolta non va sbagliato approccio».
All´orizzonte c´è il derby di playoff con Cantù. Che sfida sarà?
«Durissima, come dimostrano le due partite di stagione regolare. Ma abbiamo due settimane per prepararci: adesso voglio solo vedere volontà, sederone basso e maturità per queste due partite. I playoff saranno un altro campionato».
MASSIMO PISA
Fonte:
La Repubblicashare