News24/07/2004 09:25
Scavolini, la scelta del pivot: piace Lonny Baxter
Strada chiusa per Javtokas
Dovrebbe essere il week-end risolutivo per due ufficializzazioni: quella del ritorno di Alphonso Ford e quella del prestito di Simone Flamini alla Virtus dopo aver prolungato il contratto con Pesaro per altre due stagioni.
Ma è soprattutto il momento della caccia grossa al pivot, l’ultimo tassello che manca per chiudere un reparto, quello dei lunghi che con l’arrivo di Mottola e la conferma del duo Frosini-Ress aspetta solo l’ingaggio del centrone. In proposito, dalla Lituania giungono perplessità circa due nomi che vengono accostati alla Scavolini. Il primo è quello di Robertas Javtokas, salito alla ribalta dopo la gran partita disputata contro la Nazionale azzurra: ma il Lietuvos Rytas, il club al quale è legato, sostiene di non volersene assolutamente privare. O, sarebbe meglio dire, se ne priverebbe solo in cambi di un salatissimo buy-out che nè Pesaro nè Fortitudo (l’altro club interessato) se la sentono di sostenere, visto che il giovane lituano è reduce da un gravissimo incidente stradale ed ha ripreso a giocare quest’anno. Quanto a Tanoka Beard, il gm dello Zalgiris Kaunas (inserito nello stesso girone di Eurolega della Vuelle) è speranzoso di riaverlo in squadra: «Tanoka dovrebbe giocare ancora con noi — dichiara Arunas Pakula — anche se in questo momento la firma non c’è, ma dovrebbe arrivare nel giro di poco tempo. A quanto ne so io, non credo che la Scavolini lo abbia contattato, ma in queste cose non si sa mai...».
Dall’urna di nomi possibili o probabili accostati in queste ore alla Scavolini, dopo il no di Daniel Santiago (che resterà tra i "pro", a Milwaukee) esce anche quello di Lonny Baxter, giocatore di livello Nba già discusso ai tempi (grami) di McGhee. Baxter è solo 2.02, ma pesa la bellezza 125Kg. C’è chi dice che litighi con la bilancia come DeMarco Johnson, ma è potente ed è un centro vero che difende, intimidisce, prende rimbalzi. Ed in comune col grande DeMarco ha anche un piede perno celestiale che gli rende sempre molto facile trovare la via del canestro. Ha già giocato due anni tra i pro americani ed ora è in predicato di passare nella nuova franchigia dei Charlotte Bobcats. Ma non è detto che ci vada. In Europa sarebbe certamente un fattore.
Altro nome meno probabile, ma molto suggestivo è Priest Lauderdale, immenso giocatore (221cm!) di 30 anni, anche lui ex-Nba, che ora gioca nell’Akademik Sofia in Bulgaria facendo ciò che vuole (20 punti e 13 rimbalzi a gara). Particolare non trascurabile: ha passaporto bulgaro, quindi è un Bosman-B. In fondo, uno che si chiama «prete» (priest) di nome e così grande e grosso, potrebbe catechizzare a dovere più di un avversario in quella benedetta area dei tre secondi.
Ferri-Fattori
Ma è soprattutto il momento della caccia grossa al pivot, l’ultimo tassello che manca per chiudere un reparto, quello dei lunghi che con l’arrivo di Mottola e la conferma del duo Frosini-Ress aspetta solo l’ingaggio del centrone. In proposito, dalla Lituania giungono perplessità circa due nomi che vengono accostati alla Scavolini. Il primo è quello di Robertas Javtokas, salito alla ribalta dopo la gran partita disputata contro la Nazionale azzurra: ma il Lietuvos Rytas, il club al quale è legato, sostiene di non volersene assolutamente privare. O, sarebbe meglio dire, se ne priverebbe solo in cambi di un salatissimo buy-out che nè Pesaro nè Fortitudo (l’altro club interessato) se la sentono di sostenere, visto che il giovane lituano è reduce da un gravissimo incidente stradale ed ha ripreso a giocare quest’anno. Quanto a Tanoka Beard, il gm dello Zalgiris Kaunas (inserito nello stesso girone di Eurolega della Vuelle) è speranzoso di riaverlo in squadra: «Tanoka dovrebbe giocare ancora con noi — dichiara Arunas Pakula — anche se in questo momento la firma non c’è, ma dovrebbe arrivare nel giro di poco tempo. A quanto ne so io, non credo che la Scavolini lo abbia contattato, ma in queste cose non si sa mai...».
Dall’urna di nomi possibili o probabili accostati in queste ore alla Scavolini, dopo il no di Daniel Santiago (che resterà tra i "pro", a Milwaukee) esce anche quello di Lonny Baxter, giocatore di livello Nba già discusso ai tempi (grami) di McGhee. Baxter è solo 2.02, ma pesa la bellezza 125Kg. C’è chi dice che litighi con la bilancia come DeMarco Johnson, ma è potente ed è un centro vero che difende, intimidisce, prende rimbalzi. Ed in comune col grande DeMarco ha anche un piede perno celestiale che gli rende sempre molto facile trovare la via del canestro. Ha già giocato due anni tra i pro americani ed ora è in predicato di passare nella nuova franchigia dei Charlotte Bobcats. Ma non è detto che ci vada. In Europa sarebbe certamente un fattore.
Altro nome meno probabile, ma molto suggestivo è Priest Lauderdale, immenso giocatore (221cm!) di 30 anni, anche lui ex-Nba, che ora gioca nell’Akademik Sofia in Bulgaria facendo ciò che vuole (20 punti e 13 rimbalzi a gara). Particolare non trascurabile: ha passaporto bulgaro, quindi è un Bosman-B. In fondo, uno che si chiama «prete» (priest) di nome e così grande e grosso, potrebbe catechizzare a dovere più di un avversario in quella benedetta area dei tre secondi.
Ferri-Fattori
Fonte:
Il Resto del Carlinoshare