News05/01/2004 08:41
Mps, troppo brutta per essere vera
Riferito ad una squadra che ha appena subito una pesante sconfitta si usa dire: «Troppo brutta per essere vera». In senso lato questo detto si può applicare anche alla Montepaschi vista sabato a Treviso ma le cose non stanno proprio così. Già, perché la Mens Sana non è bella da diverso tempo. Già nell’ultima partita del 2003, quella casalinga contro Teramo, la formazione di Recalcati aveva sofferto tantissimo per poi recuperare grazie all’ultimo quarto super di Stefanov e Kakiouzis. Spesso la Montepaschi è riuscita a portare a casa i due punti sfruttando la grande serata di pochi elementi: una volta Thornton e Chiacig, un’altra Vanterpool e Zukauskas, un’altra ancora Stefanov e Kakiouzis. A Treviso, però, è successo che nessuno, fatta eccezione per il secondo quarto di Vukcevic, ha incontrato la serata di grazia. E senza il tecnico fischiato a Messina già all’intervallo la situazione sarebbe stata decisamente peggiore rispetto al –6. Come ha detto lo stesso Recalcati, se la Mens Sana aveva bisogno di una lezione, è bene che sia giunta proprio sul campo più difficile d’Italia. Ma d’ora in poi servono determinazione, cattiveria e concentrazione. A Treviso c’è stato il festival della protesta: per ogni canestro sbagliato il giocatore di turno si è rivolto all’arbitro, magari lasciando solo il suo uomo nella transizione. Fallo o non fallo, la protesta è fine a se stessa e questo, ancora, non è entrato bene nella testa dei giocatori. L’unico aspetto positivo è che il gruppo sembra aver preso nel modo giusto il tremendo ko: «Dobbiamo imparare da questa sconfitta - è il coro unanime -. Dobbiamo cambiare registro». Quale occasione migliore di giovedì sera con il Cska per dimostrare che la Mps non è poi così brutta da non essere vera.
Federico Cappelli
Federico Cappelli
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