News28/11/2003 08:08

Mabo, Parente stringe i denti: con Trieste ci sarà

Bell fuori dall’All Star Game Faraoni: decisione sorprendente


Il capocannoniere della serie A non convocato per l’All Star Game è uno schiaffo alla Mabo e alla pallacanestro italiana. Charlie Bell, il bomber che ha trascinato Michigan State all’anello Ncaa, che ha vinto uno scudetto con Treviso, che a Livorno ha un media di 29.3 punti a partita, non farà parte della squadra di stelle che il 13 dicembre a Genova affronterà la nazionale di Recalcati. Uno scandalo.
Quest’anno, per la cronaca, Bell è andato quattro volte sopra i 30 punti (high i 40 firmati domenica a Pesaro) e ha un ‘minimo’ di 23 scritto nella sconfitta con Roma. Nel ruolo del livornese sono stati convocati Evans, Thornton e Ford, tre giocatori che il braccio armato di Flint ha sempre strapazzato negli scontri diretti. Riserve a casa addirittura Vanterpool (uno che porta con sè 10 punti di media in 25’) e Allen.
In via Pera ci sono rimasti male. «Charlie meritava di andare a Genova», dice il team manager Aldo Savi. E Massimo Faraoni aggiunge: «Una decisione che ci sorprende. Bell non è solo il capocannoniere del campionato, è un giocatore di primissimo livello. Credo che sarebbe importante che ogni tanto si riconoscessereo i sacrifici, il lavoro e il merito anche delle piccole società». Faraoni non dice altro, ma c’è da immaginarsi che la società si farà sentire nelle sedi opportune. Messina, che a Treviso non confermò la guardia dell’ultimo scudetto firmato D’Antoni, dovrà render conto di certe scelte. Tra l’altro anche per la società sarebbe stato un ritorno di immagine importante.
Adesso, meglio guardare avanti. Il primo a farlo è stato proprio Bell, che ieri sera ha festeggiato il thanksgiving day, il giorno del ringraziamento, invitando tutti i compagni di squadra a cena nella sua casa sul mare, a due passi da San Jacopo.
Le antenne amaranto sono orientate sulla partita di domenica contro Trieste. Partita in cui dovrebbe rientrare capitan Parente, che finalmente ieri è riuscito a lavorare col resto della squadra. Il mastino sta meglio, anche se il dolore non è sparito completamente e nell’ultimo mese, tra problemi di caviglia e di spalla, è riuscito a sostenere solo una decina di allenamenti. Troppo poco per uno come lui che fa dell’agonismo e della reattività atletica il suo punto di forza. Domenica Parente sarà al suo posto e avrà subito una missione speciale: bloccare i polpastrelli calienti di Brian Oliver, l’ex Cantù, Reggio Calabria e Messina, voluto da Pancotto per rinforzare il settore esterni della Coop.
Nel gruppo Mabo, è rimasto a riposo invece Giachetti. Ma si è trattato di uno stop precauzionale, dopo che il play aveva sostenuto 13 minuti ad alta intensità nella partita di mercoledì contro la Bipop. «Jacopo è in ripresa - dice Faraoni - ma il suo recupero va gestito con grande attenzione». Anche lui domenica sarà regolarmente al suo posto, sperando che la risposta sia la stessa arrivata due giorni fa a Cavriago.
GIULIO CORSI

share

news