News25/11/2003 08:44
Marconato: «Un onore superare quota 2.000»
«Ma durante la partita non me ne ero nemmeno accorto»
Da domenica Marconato fa parte di un club esclusivo, quello dei biancoverdi che hanno superato i 2.000 punti in maglia Benetton. Prima di lui si erano iscritti, in ordine decrescente, Iacopini, Pittis, Henry Williams, Solomon, Minto, Rusconi, Marietta, Nicola e Rebraca. La... tessera gli è stata consegnata (idealmente, chiaro) al 25’13” della gara contro Teramo, al secondo tiro libero.
Allora, Denis, è una bella soddisfazione, no? «Sì, è un onore raggiungere questa quota con una grande squadra come la Benetton. Soprattutto per me che sono l’unico trevigiano e ho sempre giocato a Treviso. In verità avevo un dubbio, perché non sapevo esattamente se erano validi i punteggi individuali contro Roseto (gara data vinta a tavolino alla Benetton 20-0, ndr). Comunque, durante la partita, non me ne sono nemmeno accorto...».
I record individuali fanno piacere, ma è più importante rapportarli al rendimento collettivo: quello dei «casual», da quando sono tornati Nicola e Garbajosa, pur non ancora al top, è apparso certamente migliore che in precedenza. Ed è migliore il rendimento anche dei singoli giocatori.
«Abbiamo sempre saputo», conferma Marconato, «che quando Jorge e Marcelo stanno bene danno più ritmo a tutti, sia in difesa che in attacco. Con due quattro di quella stazza l’area avversaria è più aperta, nessuno può lasciare libero nessuno, inoltre tutti e due sanno passare bene la palla e i loro assist certamente ci hanno aiutato parecchio». Si ha l’impressione che le posizioni siano tutt’altro che definitive: d’ora in poi potete scalare qualche posto. «Sicuramente. Ora che non manca nessuno si sta vedendo un’altra Benetton, più reattiva in tutto. In campionato gli errori sono stati commessi a Messina e Varese, in Coppa abbiamo pagato soprattutto gli infortuni, ma in Turchia abbiamo fatto un gran colpo. Io sono convinto che il primo posto sia tuttora possibile: Tau e Valencia non si devono sentire tranquilli, stiamo crescendo tantissimo e, se continueremo a questi livelli, vedo ottime possibilità. L’importante è che gli spagnoli facciano un passo falso da qualche parte: l’anno scorso, ad esempio, andammo a vincere a Vitoria, non vedo perché non possiamo fare altrettanto quest’anno». Domani affronterete il Villeurbanne, che ultimamente non ha ottenuto dei grossi risultati. «Già, spero non vengano qui a romperci le uova nel paniere... In questo momento noi non possiamo più regalare niente a nessuno, sia in campionato che in Eurolega, perciò questi prossimi due impegni casalinghi, compreso quello contro l’Olympiakos, li dobbiamo vincere assolutamente. Meglio ancora con il maggior scarto possibile per evitare di calcolare più avanti la differenza canestri».
NIENTE PALAEUR. La sede della gara tra Lottomatica e Benetton di domenica prossima, a causa di problemi organizzativi e logistici, è stata spostata: si giocherà non nell’enorme Palaeur, ma nel più angusto palasport di piazza Apollodoro.
(Silvano Focarelli)
Allora, Denis, è una bella soddisfazione, no? «Sì, è un onore raggiungere questa quota con una grande squadra come la Benetton. Soprattutto per me che sono l’unico trevigiano e ho sempre giocato a Treviso. In verità avevo un dubbio, perché non sapevo esattamente se erano validi i punteggi individuali contro Roseto (gara data vinta a tavolino alla Benetton 20-0, ndr). Comunque, durante la partita, non me ne sono nemmeno accorto...».
I record individuali fanno piacere, ma è più importante rapportarli al rendimento collettivo: quello dei «casual», da quando sono tornati Nicola e Garbajosa, pur non ancora al top, è apparso certamente migliore che in precedenza. Ed è migliore il rendimento anche dei singoli giocatori.
«Abbiamo sempre saputo», conferma Marconato, «che quando Jorge e Marcelo stanno bene danno più ritmo a tutti, sia in difesa che in attacco. Con due quattro di quella stazza l’area avversaria è più aperta, nessuno può lasciare libero nessuno, inoltre tutti e due sanno passare bene la palla e i loro assist certamente ci hanno aiutato parecchio». Si ha l’impressione che le posizioni siano tutt’altro che definitive: d’ora in poi potete scalare qualche posto. «Sicuramente. Ora che non manca nessuno si sta vedendo un’altra Benetton, più reattiva in tutto. In campionato gli errori sono stati commessi a Messina e Varese, in Coppa abbiamo pagato soprattutto gli infortuni, ma in Turchia abbiamo fatto un gran colpo. Io sono convinto che il primo posto sia tuttora possibile: Tau e Valencia non si devono sentire tranquilli, stiamo crescendo tantissimo e, se continueremo a questi livelli, vedo ottime possibilità. L’importante è che gli spagnoli facciano un passo falso da qualche parte: l’anno scorso, ad esempio, andammo a vincere a Vitoria, non vedo perché non possiamo fare altrettanto quest’anno». Domani affronterete il Villeurbanne, che ultimamente non ha ottenuto dei grossi risultati. «Già, spero non vengano qui a romperci le uova nel paniere... In questo momento noi non possiamo più regalare niente a nessuno, sia in campionato che in Eurolega, perciò questi prossimi due impegni casalinghi, compreso quello contro l’Olympiakos, li dobbiamo vincere assolutamente. Meglio ancora con il maggior scarto possibile per evitare di calcolare più avanti la differenza canestri».
NIENTE PALAEUR. La sede della gara tra Lottomatica e Benetton di domenica prossima, a causa di problemi organizzativi e logistici, è stata spostata: si giocherà non nell’enorme Palaeur, ma nel più angusto palasport di piazza Apollodoro.
(Silvano Focarelli)
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