News29/10/2003 09:24
Scavolini e i "contributi" dal Sud
Battute Avellino, Reggio Calabria, Napoli
Nel giro di soli quattro giorni la Scavolini ha messo in piedi una specie di «cassa del mezzogiorno» ed è tornata a casa con il carniere pieno da Avellino e da Messina. Domani sera potrebbe terminare il suo giro meridionale vincendo, al Bpa Palas, e facendo così un bel terno, anche contro la Pompea Napoli. Che però, attenzione, delle tre è anche la squadra più tosta, che in classifica ha gli stessi punti (otto) della Scavolini, che domenica ha strapazzato i poveri rosetani e che, soprattutto, non sarebbe nuova a imprese pazze in trasferta e anche su campi cosiddetti nobili, come è appunto quello pesarese. Una volta tanto cerchiamo di non ridare al sud quello che al sud abbiamo preso.
Singolare in questo avvio di campionato è il comportamento dei campioni in carica della Benetton: dopo una sconfitta, e a questo punto sono già due, massacrano senza pietà chi gli capita per le mani in casa propria: prima è toccato ai triestini, ormai sull orlo di una crisi profonda, beccarsi una marea di punti segnandone solo 46, adesso è stato il turno di Reggio Calabria, che ne ha presi più di 25 senza colpo ferire. Trieste è proprio messa male: era partita con gravi problemi di assetto tecnico e societario, aveva vinto alla grande le prime due partite e adesso non ci raccapezza più niente, tanto da venire stritolata in casa propria anche da Avellino. Fra le squadre in lenta risalità c'è anche la Roma di Myers. Forse stanco di perdere, a Teramo Carlton ha messo dentro la bellezza di 42 punti contro i 39 di Mario Boni, in veste teramana, che avrà sì più di 40 anni, ma se nessuno glielo dice lui continua a fare canestro.
Continuano a stentare Biella e Livorno, riprendono quota Varese (cambio di allenatore con ennesime dimissioni di Dodo Rusconi) e Oregon Cantù che ha comunque faticato più del previsto per tenere a freno la Snaidero Udine. In cima alla classifica siede per ora, meritatamente, la Skipper di Repesa e di un rinato Pozzecco che ha vinto il primo scontro con il gigante Montepaschi Siena grazie alla grande prova di Milos Vujanic, 23 anni e, tanto per gradire, un'altra guardia serba svezzata nella Stella Rossa di Belgrado e passato per le file del Partizan: una specie di autostrada sulla quale continuano a viaggiare i grandi talenti dell'est fin dai tempi di Djordjevic, Danilovic, Kicanovic e una marea di altri che poi hanno girato il mondo distribuendo grande basket. Sasha insegna.
Franco Bertini
Singolare in questo avvio di campionato è il comportamento dei campioni in carica della Benetton: dopo una sconfitta, e a questo punto sono già due, massacrano senza pietà chi gli capita per le mani in casa propria: prima è toccato ai triestini, ormai sull orlo di una crisi profonda, beccarsi una marea di punti segnandone solo 46, adesso è stato il turno di Reggio Calabria, che ne ha presi più di 25 senza colpo ferire. Trieste è proprio messa male: era partita con gravi problemi di assetto tecnico e societario, aveva vinto alla grande le prime due partite e adesso non ci raccapezza più niente, tanto da venire stritolata in casa propria anche da Avellino. Fra le squadre in lenta risalità c'è anche la Roma di Myers. Forse stanco di perdere, a Teramo Carlton ha messo dentro la bellezza di 42 punti contro i 39 di Mario Boni, in veste teramana, che avrà sì più di 40 anni, ma se nessuno glielo dice lui continua a fare canestro.
Continuano a stentare Biella e Livorno, riprendono quota Varese (cambio di allenatore con ennesime dimissioni di Dodo Rusconi) e Oregon Cantù che ha comunque faticato più del previsto per tenere a freno la Snaidero Udine. In cima alla classifica siede per ora, meritatamente, la Skipper di Repesa e di un rinato Pozzecco che ha vinto il primo scontro con il gigante Montepaschi Siena grazie alla grande prova di Milos Vujanic, 23 anni e, tanto per gradire, un'altra guardia serba svezzata nella Stella Rossa di Belgrado e passato per le file del Partizan: una specie di autostrada sulla quale continuano a viaggiare i grandi talenti dell'est fin dai tempi di Djordjevic, Danilovic, Kicanovic e una marea di altri che poi hanno girato il mondo distribuendo grande basket. Sasha insegna.
Franco Bertini
Fonte:
Il Resto del Carlinoshare