News27/10/2003 08:57
Trieste, fiducia nella riscossa
Il presidente Cosolini ieri ha incontrato il coach, oggi i giocatori
«Vogliamo e possiamo non solo salvarci, ma anche toglierci qualche soddisfazione in più.» La crisi della Pallacanestro Trieste palesemente innescata sabato dalla terza sconfitta consecutiva in modi e proporzioni ben poco decenti, ha indotto il presidente uscente Roberto Cosolini a rompere la promessa fatta nel corso della presentazione della squadra allorché aveva annunciato che non avrebbe più parlato come numero uno della società. Per far sentire ai quadri tecnici che la società non è qualcosa di ectoplasmatico, bensì una realtà presente e operante, Cosolini ieri ha incontrato l’allenatore Cesare Pancotto e oggi si intratterrà a colloquio con i giocatori prima dell’inizio dell’allenamento. Gli obiettivi della vigilia non sono stati ancora minimamente compromessi anche se la parola d’ordine è: battere giovedì al PalaTrieste Reggio Calabria per cancellare immediatamente la crisi e rimettersi subito in linea di galleggiamento.
«Anche se appaio di meno e se ho pubblicamente affermato che non accetterò di essere ricandidato al vertice, sono ancora io il presidente di questa società della quale mi sto attivamente occupando - ha dichiarato ieri Cosolini che in questo modo però ha bypassato Fogazzaro e Tosolini consiglieri neodelegati alle public relations - l’attuale momento di crisi lo stiamo affrontando assieme all’allenatore con lo stile pacato che è sempre stato proprio della Pallacanestro Trieste. Società e staff tecnico sono sulla stessa lunghezza d’onda e concordano sul fatto che, considerato il budget a disposizione, è stato costruito un roster equilibrato e adeguato».
«Il coach - ha riferito ancora Cosolini - mi ha confermato che non c’è alcun sintomo di disimpegno o di atteggiamenti menefreghistici in nessuno dei giocatori.» E’ il motivo per cui, secondo il presidente il quale anche ieri ha confermato che tutti gli stipendi sono regolarmente pagati, viene immediatamente a cadere qualsiasi valida possibilità di applicare multe pecuniarie per incidere sul rendimento.
«Vedrò la squadra - ha spiegato Cosolini - per dare un segno tangibile di solidarietà perché i giocatori sono sembrati soprattutto impauriti. Ma non mancherò di sottolineare che hanno l’obbligo di impegnarsi al massimo perché all’euforia provocata dai due successi iniziali è seguito un brusco e triste risveglio. Ma questa formazione, lo ripeto, può aspirare a una salvezza tranquilla e forse anche a qualche piccola soddisfazione in più.»
Intanto ieri, come si vede a fianco, è stato completato il quadro della quinta giornata di campionato e Trieste si è tenuta alle spalle soltanto quattro formazioni: Biella sorpreso dal blitz di Varese, Teramo che è stato superato in casa da Roma, Messina surclassato in Sicilia dalla Scavolini e Reggio Calabria malmenato a Treviso. E proprio contro i reggini giovedì alle 20.30 ancora al PalaTrieste, i biancorossi giocheranno un altro «prespareggio» per la salvezza. Il quintetto di Pancotto ha già alzato bandiera bianca con due ipotetiche avversarie dirette: Teramo e Avellino, facendo invece propri i due punti soltanto con Biella. Il match con Reggio Calabria diventa dunque un punto di svolta prima di un ciclo di fuoco: a Roseto, in casa con la Skipper e a Cantù.
Silvio Maranzana
«Anche se appaio di meno e se ho pubblicamente affermato che non accetterò di essere ricandidato al vertice, sono ancora io il presidente di questa società della quale mi sto attivamente occupando - ha dichiarato ieri Cosolini che in questo modo però ha bypassato Fogazzaro e Tosolini consiglieri neodelegati alle public relations - l’attuale momento di crisi lo stiamo affrontando assieme all’allenatore con lo stile pacato che è sempre stato proprio della Pallacanestro Trieste. Società e staff tecnico sono sulla stessa lunghezza d’onda e concordano sul fatto che, considerato il budget a disposizione, è stato costruito un roster equilibrato e adeguato».
«Il coach - ha riferito ancora Cosolini - mi ha confermato che non c’è alcun sintomo di disimpegno o di atteggiamenti menefreghistici in nessuno dei giocatori.» E’ il motivo per cui, secondo il presidente il quale anche ieri ha confermato che tutti gli stipendi sono regolarmente pagati, viene immediatamente a cadere qualsiasi valida possibilità di applicare multe pecuniarie per incidere sul rendimento.
«Vedrò la squadra - ha spiegato Cosolini - per dare un segno tangibile di solidarietà perché i giocatori sono sembrati soprattutto impauriti. Ma non mancherò di sottolineare che hanno l’obbligo di impegnarsi al massimo perché all’euforia provocata dai due successi iniziali è seguito un brusco e triste risveglio. Ma questa formazione, lo ripeto, può aspirare a una salvezza tranquilla e forse anche a qualche piccola soddisfazione in più.»
Intanto ieri, come si vede a fianco, è stato completato il quadro della quinta giornata di campionato e Trieste si è tenuta alle spalle soltanto quattro formazioni: Biella sorpreso dal blitz di Varese, Teramo che è stato superato in casa da Roma, Messina surclassato in Sicilia dalla Scavolini e Reggio Calabria malmenato a Treviso. E proprio contro i reggini giovedì alle 20.30 ancora al PalaTrieste, i biancorossi giocheranno un altro «prespareggio» per la salvezza. Il quintetto di Pancotto ha già alzato bandiera bianca con due ipotetiche avversarie dirette: Teramo e Avellino, facendo invece propri i due punti soltanto con Biella. Il match con Reggio Calabria diventa dunque un punto di svolta prima di un ciclo di fuoco: a Roseto, in casa con la Skipper e a Cantù.
Silvio Maranzana
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