News13/10/2003 14:05

Scavolini, troppa confusione

Solisti stonati e blackout nel terzo quarto. Bene la difesa


La Scavolini se ne torna da Siena senza i due punti ma con la consapevolezza di avere tutti i mezzi per lottare per lo scudetto. Finisce 82-73 per la Montepaschi ma è una sconfitta frutto prima di tutto di quel blackout nel terzo quarto che alla fine risulta fatale. E non poteva essere diversamente, con un solo canestro dal campo e 13 punti totali. Un blackout sintomo sì di una serata storta al tiro (35 per cento da due alla fine) ma anche di un attacco non ancora fluido e fondato troppo sulle giocate individuali. La Scavolini ci stava riuscendo, ma ha deciso la maggiore freddezza dei senesi nel finale. E pensare che la Scavolini ha a lungo esibito anche una buona difesa, finchè alla lunga non è emersa la diversa natura dei due organici più che il diverso livello di preparazione. Nella serata del ritorno a Siena, Ford ha dovuto fare i conti con le proprie polveri bagnate (2/10), dando comunque alla squadra un diverso contributo fatto di 8 assist e 7 falli subiti. Ma ovviamente non solo questo che ci si aspetta da lui. Tra i migliori senza dubbio Gigena, capace di uscire dalla naftalina dell'esordio e essere quasi decisivo, e Djordjevic, in netta crescita. Ma quello che si aspetta adesso è una crescita del gioco di squadra, ostacolato questa volta da una squadra tentacolare che rendeva difficile la circolazione di palla, ma che comunque non appare naturale. Melillo ha da lavorare in tal senso, come è normale che sia alla seconda di campionato. Siena parte con Andersen sotto canestro e Pesaro con Scarone in regia. L'australiano in avvio è iperattivo, dopo 5 minuti la Montepaschi va 10-5. Melillo mette in campo i tre piccoli, la Scavolini cerca di più Elliott e con Ford torna in parità. La gara procede in equilibrio anche all'inizio del secondo quarto con Chiacig e Frosini protagonisti del botta e risposta. Siena gioca senza Stefanov, la Scavolini senza Ford e rompe l'equilibrio con le giocate di Djordjevic: un contropiede di Scarone vale il 23-27 al 13'. La Scavolini stringe la difesa e fa perdere a Siena il bandolo della matassa, così mentre le due squadre si annullano emerge il talento dei singoli e una schiacciata in contropiede di Milic suggella il break di 18-6 pesarese e vale il +8 per gli ospiti. Siena ne esce così come Pesaro era andata in fuga, prendendosi tiri sbagliati che però entrano grazie alla classe dei singoli e permettono a Siena di tornare avanti all intervallo (34-33). Al ritorno in campo la Scavolini parte piano, troppo piano, e le fiammate di Stefanov scavano il solco e Vanterpool sigla il 42-33 (22'). La forbice torna ad allargarsi quando ancora Stefanov buca con una bomba l'unico tentativo di zona 3-2 di Pesaro e la Mens Sana dilaga fino al + 15 (53-48 al 26'). Quello che non funziona per la Scavolini il blackout in attacco, con un solo canestro dal campo (una bomba di Malaventura) in tutta la frazione. Al suo ingresso, Ford si prende le sue responsabilità , ma non è serata e la palla non entra mai, se non appunto dalla lunetta. La Montepaschi dall'altra parte ci mette poco a ritrovare fiducia e ha in Thornton l'uomo che la porta al massimo vantaggio di 59 42 proprio nello scontro diretto con Ford. La partita non è finita però e in avvio dell'ultimo parziale Gigena con due bombe mangia in 90 secondi 8 punti di divario e Djordjevic poco dopo completa l'opera fino al'3 (64 61). Recalcati mette Vanterpool e Galanda e sono loro a ridargli un pò di respiro e a costringere Elliott a uscire per falli. La Scavolini si perde nella confusione di Ford e nel nervosismo di Eley: Andersen e soprattutto Vanterpool portano Siena fino a +10 a due minuti dalla fine e qui si chiude la gara.

GIUSEPPE NIGRO

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