News29/03/2003 09:31
Fultz & Guyton, arrivano i nostri
Pozzecco ancora fuori, ma la Skipper s´è rifatta il centrocampo
Pareva ridotta all´osso, e invece, all´improvviso, la Skipper scopre un´inattesa prosperità di esterni. Senza Delfino e Pozzecco, e con Scepanovic e Barton più ammaccati che sani, nel giro di un giorno la Fortitudo fa doppietta: ieri è stato presentato A.J. Guyton, ma il vero colpaccio a sorpresa è arrivato giovedì sera, nella batosta inflitta al Panathinaikos. Ed è sbocciato in casa.
Nome Robert, cognome Fultz, anni 20, professione playmaker: più che affidabile, da quanto s´è visto. E destinato presto a tardi a non essere più solo il figlio di Kociss, il John Fultz della classe ´48 che trent´anni fa deliziava un´altra platea, quella virtussina. Robert ha fatto il massimo contro i re d´Europa, ma già in passato aveva saputo tenere il timone, senza sbandare al primo alto minutaggio (21´ con l´Aek). E aveva ribaltato il match con Varese, a gennaio, quando salì sul -13 e non uscì più, iniziando e completando rimonta e sorpasso. Poi lo fermò l´influenza, e la postuma virosi intestinale, tenendolo ai box un mese.
Era tornato con Fabriano (5 punti in 11´), ma buoni minuti difensivi aveva dato anche nella sconfitta di Pesaro; e dopo un derby di timori, tutta l´inaspettata lucidità dei suoi 20 anni è venuta fuori di fronte a Jaka Lakovic, che già due volte aveva giustiziato l´Aquila. Frattanto, pure il Destino di Fultz è stato cinico e baro: giocò la prima gara vera contro Pozzecco (Paf-Roosters, 29 gennaio 2001) e ora, di Gianmarco, è il naturale e obbligato sostituto. Senza tra l´altro averlo fatto rimpiangere, anzi, reggendo prima in difesa e poi scandendo il ritmo da veterano navigato, servendo 7 assist, più altri palloni scialacquati dai compagni, e colpendo con tranquillità da fuori.
Ora la Skipper può davvero contare su di lui, e Repesa lo sa: ieri il coach ha detto che se l´aspettava, una prova così, dopo 20 giorni di lavoro buono e duro all´indomani dello stop. E ha parlato di «confidence», fiducia, quella che Fultz ha acquistato coi primi buoni minuti. Altra, probabilmente, gliene verrà concessa. Intanto a sorreggerlo, perdurando i dolori addominali del Poz, è arrivato Guyton, 25 anni, 187 centimetri. Repesa l´aspetta, e non soltanto come realizzatore: «Potrà aiutarci anche come organizzatore di gioco, da playmaker aggiunto sul pressing avversario: un po´ quello che stava facendo Delfino, e che Scepanovic e Barton non riescono a fare. Con Bobby Knight, seppur per 5´ a partita, già lo faceva».
Con questa coppia, in attesa del recupero di Pozzecco (probabilmente fuori anche domani) cambia quindi volto il backcourt biancoblù. Il nero è un pezzo nuovo, Fultz quasi, e Basile si sa ormai tutti che pezzo è.
Marco Martelli
Nome Robert, cognome Fultz, anni 20, professione playmaker: più che affidabile, da quanto s´è visto. E destinato presto a tardi a non essere più solo il figlio di Kociss, il John Fultz della classe ´48 che trent´anni fa deliziava un´altra platea, quella virtussina. Robert ha fatto il massimo contro i re d´Europa, ma già in passato aveva saputo tenere il timone, senza sbandare al primo alto minutaggio (21´ con l´Aek). E aveva ribaltato il match con Varese, a gennaio, quando salì sul -13 e non uscì più, iniziando e completando rimonta e sorpasso. Poi lo fermò l´influenza, e la postuma virosi intestinale, tenendolo ai box un mese.
Era tornato con Fabriano (5 punti in 11´), ma buoni minuti difensivi aveva dato anche nella sconfitta di Pesaro; e dopo un derby di timori, tutta l´inaspettata lucidità dei suoi 20 anni è venuta fuori di fronte a Jaka Lakovic, che già due volte aveva giustiziato l´Aquila. Frattanto, pure il Destino di Fultz è stato cinico e baro: giocò la prima gara vera contro Pozzecco (Paf-Roosters, 29 gennaio 2001) e ora, di Gianmarco, è il naturale e obbligato sostituto. Senza tra l´altro averlo fatto rimpiangere, anzi, reggendo prima in difesa e poi scandendo il ritmo da veterano navigato, servendo 7 assist, più altri palloni scialacquati dai compagni, e colpendo con tranquillità da fuori.
Ora la Skipper può davvero contare su di lui, e Repesa lo sa: ieri il coach ha detto che se l´aspettava, una prova così, dopo 20 giorni di lavoro buono e duro all´indomani dello stop. E ha parlato di «confidence», fiducia, quella che Fultz ha acquistato coi primi buoni minuti. Altra, probabilmente, gliene verrà concessa. Intanto a sorreggerlo, perdurando i dolori addominali del Poz, è arrivato Guyton, 25 anni, 187 centimetri. Repesa l´aspetta, e non soltanto come realizzatore: «Potrà aiutarci anche come organizzatore di gioco, da playmaker aggiunto sul pressing avversario: un po´ quello che stava facendo Delfino, e che Scepanovic e Barton non riescono a fare. Con Bobby Knight, seppur per 5´ a partita, già lo faceva».
Con questa coppia, in attesa del recupero di Pozzecco (probabilmente fuori anche domani) cambia quindi volto il backcourt biancoblù. Il nero è un pezzo nuovo, Fultz quasi, e Basile si sa ormai tutti che pezzo è.
Marco Martelli
Fonte:
La Repubblicashare